Il derby visto dal punto di vista della musica. Pianetagenoa1893.net ha incontrato Gianfranco Blundo Canto, direttore d’orchestra con una passione che lo divora sin da bambino: il Genoa. Un’intervista tra le straordinarie note delle sinfonie dei grandi classici del passato e la magica forza trascinante del Grifone: un connubio perfetto, di grande livello.
Maestro Blundo Canto, ci parli un po’ di lei…
Sono libero docente di Composizione e Pianoforte. Lavoro come direttore d’orchestra in vari ambiti: sia sinfonico,operistico e talvolta anche nella musica pop quando necessita un orchestra classica.
Insegna anche al conservatorio di Genova?
No. Lavoro anche come compositore di muscia sinfonica,da camera, di scena e come arrangiatore. Ho collaborato con il Carlo Felice in varie occasioni. Frequento il teatro comunque come spettatore molto spesso.
Com’è nato il suo amore per i colori rossoblù?
La mia grande passione per il Genoa è nata a Boccadasse dove sono nato ed ho vissuto fino a 12 anni fa. Ora abito poco distante. Quando ero bambino a cavallo fra gli anni 60 e 70 a Boccadasse non esistevano altri colori al di fuori di quelli rossoblu. Il mio papà mi portava sempre allo stadio fin dai tempi di Pruzzo e anche prima.
Cos’è per lei la sfida stracittadina?
Il derby per me è una grande occasione per fare una visita cardiologica sia prima che dopo. Un evento particolare e molto emozionante sotto vari aspetti. Lo vivo e lo attendo tutto l’anno. Ho diversi ricordi particolari della stracittadina che penso abbiano tutti quelli della mia età: dal gol di Branco su punizione, alla tripletta di Milito, al gol pazzesco di Boselli che ha tolto ai tifosi qualche anno di vita vista l’emozione e poi vedere i ciclisti scendere in serie B.
Gasperini potrebbe essere paragonato a un direttore d’orchestra?
In qualche modo sì. In quanto mette insieme gli esecutori del gioco dando una sua interpretazione. Però c’è per il mio lavoro c’è uno svantaggio: in orchestra non si possono effettuare cambi.
Se Gasp è un direttore d’orchestra, ci sono anche dei primi strumentisti? C’era una volta Gilardino col suo violino e ora?
Per realizzazioni sicuramente Pavoletti, ma sono anche molto soddisfatto di Ansaldi che immagino saluteremo a breve.
Con quale tipo di tattica si può battere la Sampdoria?
Poiché il gioco dei ciclisti è quasi nullo bisognerà aggredire sempre e giocare palla a terra ed in questo ce la caviamo bene. Essendo la rosa del Genoa praticamente completa, a parte un paio di dubbi, il nostro bravo Gasperini farà sicuramente partita giusta. Suso potrebbe secondo me dare fastidio alla difesa della Samp. Dovrebbe giocare dall’inizio.
Facciamo un gioco: con quale sinfonia penserebbe di caricare i giocatori rossoblù?
La quarta sinfonia di Brahms! Una potenza ed emotivamente molto coinvolgente. Ci sarebbe comunque l’imbarazzo della scelta.
Però con l’overture del “Gugliemo Tell” di Gioacchino Rossini si darebbe forse un po’ più di pepe…
Altrochè! E’ più da battaglia a cavallo e senza tregua! Efficace ma meno profonda di Brahms. A proposito, ho un’idea per il Grifone.
Dica pure…
Scriverei volentieri io un serissimo inno del Genoa per orchestra e coro se me ne dessero la possibilità.
Idea interessante. Se vincesse il Genoa, quale celebre classico si potrebbe suonare?
Lo “scherzo” della nona sinfonia di Beethoven: è il secondo tempo della sinfonia.
Marco Liguori
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