ESCLUSIVA PG, DOTTO: «Mi auguro che con Prandelli le cose migliorino per il Genoa» (AUDIO)

Il radiocronista della Rai ha espresso il suo parere sul prosieguo del campionato rossoblù: «Bene o male il Genoa dovrebbe tirarsi fuori dal fango»

Dotto
Emanuele Dotto al corso per giornalisti tenutosi a Vittoria (RG) l'11 dicembre 2018 (© foto Alfonso Magno)

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Pianetagenoa1893 ha incontrato Emanuele Dotto, voce storica genovese di Rai sport, in particolar modo di calcio e ciclismo ma anche di Olimpiadi. Lo abbiamo intervistato a margine di un incontro tra giornalisti svoltosi in settimana a Vittoria (Ragusa).

Ovviamente parliamo di Genoa: Ballardini, Juric, adesso “Cesare”. Questo Genoa, dove vuole andare?
«Mi auguro che adesso, con Prandelli, le cose migliorino. Purtroppo è stato un errore clamoroso licenziare Ballardini ma soprattutto prendere Jurić, che aveva già dimostrato in passato di non avere evidentemente il polso per tenere in pugno la situazione, perché se tu in due anni a più riprese non riesci a vincere una partita, c’è qualcosa che non quadra; al di là degli errori e della sfortuna, perché poi nella vita ci vuole anche fortuna! Ballardini era un uomo evidentemente fortunato: sette partite, dodici punti. Se pensiamo che Jurić in otto partite, nove con quella di Coppa Italia, tre pareggi e sei sconfitte… i numeri parlano chiaro. Io non sono un mangia-allenatori ma evidentemente se hai un gioiello come Piatek e non lo fai giocare qualche domanda te la devi porre».

C’è stata una nettissima presa di posizione domenica da parte della Gradinata Nord molto, molto discutibile. Si è arrivati, secondo te, definitivamente alla rottura tra società e tifoseria organizzata?
«Per lo meno una parte di tifoseria organizzata. Quegli striscioni sono veramente ignobili; non si può pensare di chiamare in causa spose, figlie, madri in quel modo così incivile. Temo che avesse ragione Bagnoli quando criticò aspramente i tifosi del Genoa che avevano fischiato Bortolazzi, reo di aver sbagliato un rigore contro la Roma in Coppa Italia. Si può sbagliare ma oggettivamente non si può attaccare in maniera così dura la società e il presidente, che avrà i suoi difetti, però dodici anni di Serie A bene o male li ha fatti. D’altra parte se non c’è nessuno in grado di rilevare la società… i discorsi di azionariato popolare sono discorsi. La realtà è quella, devi avere un patron alle spalle e il Genoa ha Preziosi e se lo deve tenere».

Su cosa deve intervenire Prandelli?
«Deve migliorare l’aspetto difensivo, perché la squadra ha preso troppi gol e non è mai riuscita a non farsi rimontare. Ricordiamo la partita incredibile persa contro il Torino. Lì, beh, anche in dieci uomini… però, insomma, nei due minuti di recupero del primo tempo hai preso due gol. Quindi maggior equilibrio difensivo. Penso che adotterà più che un 3-5-2 punterà ad un 4-4-2, che è un po’ la caratteristica del tecnico di Orzinuovi. La speranza è che il Genoa possa salvarsi. Oggettivamente in giro c’è chi sta peggio: Chievo spacciato, Frosinone siamo lì, vedo anche il Bologna in grande difficoltà, quindi bene o male il Genoa dovrebbe tirarsi fuori dal fango».

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