ESCLUSIVA PG, Adrian Ricchiuti: “A San Siro senza paura”

“L’avvio di campionato del Genoa lo definirei buono. La squadra in estate è stata cambiata e quindi è normale che necessiti di tempo per affinare i meccanismi di gioco, tempi che variano da stagione a stagione. È vero che contro il Carpi i rossoblu hanno perso, ma undici contro undici sarebbe andata in maniera diversa, […]


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“L’avvio di campionato del Genoa lo definirei buono. La squadra in estate è stata cambiata e quindi è normale che necessiti di tempo per affinare i meccanismi di gioco, tempi che variano da stagione a stagione. È vero che contro il Carpi i rossoblu hanno perso, ma undici contro undici sarebbe andata in maniera diversa, giocare in inferiorità numerica tutta la partita non è affatto semplice”. Pianetagenoa1893.net ha contattato Adrian Ricchiuti, ex attaccante genoano attualmente in forza al Rimini, per analizzare il momento della squadra di Gasperini.

A molti la sconfitta casalinga contro il Carpi ha ricordato la batosta contro il Castel di Sangro subita al Ferraris nel 1995/96. Ci sono similitudini con quella partita rimasta nella memoria dei tifosi?

Non direi, però ricordo l’espressione di Spinelli a fine gara. Questa tipologia di sfida non è mai facile, il Genoa ha messo a posso le cose con il gol di Diogo, ma giocare in dieci consuma molte energie. Certo, non è detto che una squadra con un uomo in meno debba per forza perdere. Domenica ho visto un Carpi più agguerrito per conquistare il risultato.

Il calendario ora non aiuta il Genoa. Prima l’Inter, poi il Bologna in casa.

Sulla carta il Genoa è sfavorito, ma non è detto che esca da San Siro sconfitto. Questo è un campionato molto difficile e non sarà facile ripetere quanto fatto l’anno scorso. Gasperini è un allenatore molto bravo e non credo che per la salvezza ci saranno problemi particolari. Vedo questa annata come un periodo di transizione.

Gennaio è alle porte. Cosa manca al Grifone?

Un attaccante da doppia cifra. Pavoletti è molto bravo, però serve anche qualcuno che veda la porta capace di aiutarlo nei momenti difficili.

Come è stata la sua esperienza al Genoa?

Un periodo molto bello che ricordo con affetto. Sono rimasto molto legato all’ambiente rossoblu. Con Nicola Barasso parliamo spesso di Pegli e del Ferraris. Ricordo il mio esordio casalingo contro il Venezia e i Derby di Coppa Italia in cui riuscimmo a passare il turno. Naturalmente ricordo anche il pareggio di Ravenna che ci costò la promozione in Serie A.

A proposito di Derby, il nuovo anno si aprirá con la stracittadina. Quale delle due squadre vede più attrezzata?

Sono due squadre simili che a mio avviso faranno lo stesso percorso, molto dipendere anche da chi avrà più forza in sede di mercato. Per quanto riguarda la stracittadina spero che vinca il Genoa, la maglia rossoblu mi è rimasta nel cuore; sono tifoso del Rimini, ma voglio molto bene al grifone. Venire a vederla? No perché con i bambini non riesco a muovermi molto, la seguirò in televisione.

Riccardo Cabona

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