Sapore d’antico contro l’Atalanta: l’arbitro e il pericoloso fortino finale

Oggi il Genoa non ha guadagnato un punto contro l’Atalanta: ne ha persi due. Ciò è dovuto, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, da due fattori d’antico sapore. Il primo è l’arbitro internazionale Banti: la sua direzione, per usare un eufemismo, è stata “all’inglese”: ha lasciato correre numerosi falli, in misura maggiore […]


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Oggi il Genoa non ha guadagnato un punto contro l’Atalanta: ne ha persi due. Ciò è dovuto, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, da due fattori d’antico sapore. Il primo è l’arbitro internazionale Banti: la sua direzione, per usare un eufemismo, è stata “all’inglese”: ha lasciato correre numerosi falli, in misura maggiore per gli ospiti. Il primo cartellino giallo lo ha estratto dopo ben 90′ per Lucchini: il difensore bergamasco ha cinturato e tartassato per tutta la partita Gilardino. Ha poi compiuto un capolavoro nel finale: esattamente tre minuti dopo l’ammonizione Lucchini compie un fallo a centrocampo su Gilardino. Banti doveva tirare fuori il secondo giallo ed espellere il nerazzurro: invece non è accaduto nulla. Ripeto a costo di diventare noioso: i direttori di gara sono parte integrante del gioco del calcio e non possono commettere errori così evidenti.

Due minuti dopo la mancata espulsione di Lucchini, la Dea ha pareggiato con De Luca che indisturbato ha insaccato il pallone in fondo alla porta di Perin. Questo è il secondo episodio da cui deriva la perdita dei due punti: c’è una sorta di sindrome da “Fort Apache” negli minuti finali da cui il Grifone non riesce a guarire. E non c’entra molto il fatto di essere in 10 oppure in 11 uomini: anche oggi è mancata la grinta e la cattiveria per cercare di tenere il più possibile lontani gli avversari dall’area di rigore. La squadra non sa tenere il pallone e perdere tempo oppure non riesce a tirare il colpo del ko definitivo. E’ vero che bisogna tener presente che c’erano alcune assenze eccellenti: ma ciò si sta ripetendo, a mio modesto parere, con assiduità. Gasperini saprà come ovviare a questa pecca che sta vanificando il buon campionato condotto finora. Il tecnico sa adoperare con abilità il suo pragmatismo per risolvere i problemi.

Dalla gara di oggi ci sono però note positive. Si è visto innanzitutto un gran Gilardino: soffre, lotta, tenta di sfruttare i pochi palloni (altro difetto di marca rossoblu) che gli arrivano e serve il pallone del vantaggio a Bertolacci. Molto bene anche Sturaro che ha mostrato oggi di avere buone doti. Positiva anche la prova di Konate e Fetfa, anche se c’è l’impressione che non reggano i ritmi per 90 minuti. Gattoperin ha convinto ancora una volta, mentre Calaiò ha dimostrato di essere in buona forma.

Domenica il Grifone vola a Bologna contro una squadra in piena zona retrocessione che vorrà conquistare punti a tutti i costi. Non ci voleva proprio, dopo la beffa arbitrale di Cagliari (a proposito, Giacomelli è rimasto al suo posto ed è stato arbitro di porta a Catania) e il punto perso oggi. Gasp riavrà Manfredini e quindi recupererà un pilastro della difesa. Ma non basta: occorrerà che la squadra sia pronta ad affrontare con spirito bellicoso questa gara probabilmente ancor più difficile delle precedenti.

Marco Liguori

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