Lettera aperta al presidente del Consiglio

Egr. presidente del Consiglio Mario Monti, ho letto le sue dichiarazioni sulla chiusura dei campionati di calcio, successive alle risultanze (momentanee) delle indagini dei magistrati sul calcioscommesse e ne sono rimasto esterrefatto. La cito testualmente: «se per due o tre anni non sarebbe opportuno sospendere totalmente questo gioco». Come dire che ci sono troppi incidenti, […]


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Egr. presidente del Consiglio Mario Monti,

ho letto le sue dichiarazioni sulla chiusura dei campionati di calcio, successive alle risultanze (momentanee) delle indagini dei magistrati sul calcioscommesse e ne sono rimasto esterrefatto. La cito testualmente: «se per due o tre anni non sarebbe opportuno sospendere totalmente questo gioco». Come dire che ci sono troppi incidenti, allora chiudiamo le autostrade.

Sono rimasto ancor più sbigottito dalle sue successive esternazioni riguardanti Genoa-Siena: «l’invisibile ricatto pieno di omertà» è la prima. A seguire: «giocatori che si sono tolti la maglia di fronte a chissà quali minacce» esercitate da «poteri occulti». Gran finale: uno spettacolo «spaventoso». Sono affermazioni gravi proferite non da un passante nei portici in piazza De Ferrari a Genova, ma dalla seconda carica dello Stato. Non solo: da un professore universitario di livello internazionale, apprezzato da capi di stato esteri e dagli ambienti finanziari e bancari. Detto ciò, le chiedo: chi sono questi poteri occulti? Si riferiva agli ultrà del Genoa o a chi altri? Mi scusi, ma se conosce tutto questo, lo spieghi con i dovuti dettagli al Parlamento e alla cittadinanza. Mi spiace molto che abbia additato come unico esempio negativo la tifoseria genoana: come sa bene, purtroppo il fenomeno della violenza negli stadi affligge tutti i campionati e non solo la piazza di Genova. Tutto quello che ha saputo partorire la “montagna” della politica, per cercare di porre un freno, è stato il “topolino” della tessera del tifoso, per giunta bocciata dalla giustizia amministrativa.

Con rispetto parlando, mi sarei aspettato da lei, a capo di un governo tecnico, non avesse parlato in pubblico con battute (come ha precisato stamane il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri) e provocazioni: in una democrazia come la nostra ci si attendono riposte dalla politica, più concrete possibili, anche se il compito è gravoso. Vorrei farle due proposte su argomenti importanti: forse non entreranno mai nella sua agenda, ma è mio preciso dovere di cittadino sottoporgliele.

La prima mi è stata suggerita dalla lettura dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Cremona, Guido Salvini, nei confronti di una serie di persone coinvolte nell’indagine sul calcioscommesse. Scrive il magistrato a pagina 16: «Non si dimentichi inoltre che la frode sportiva è soggetta, quantomeno sul piano penale, ad una legislazione poco dissuasiva e, risalente al 1989, già piuttosto datata che non tiene conto degli sviluppi del fenomeno e del possibile inserimento in esso della criminalità». Dunque, i giudici si attendono strumenti adeguati alla portata del fenomeno che è sempre più difficile da contrastare. Naturalmente, si aspettano forse l’adozione di misure adeguate dal potere legislativo.

Seconda proposta: quando sparirà dal nostro ordinamento il Divieto di assistere alle manifestazioni sportive, meglio conosciuto come Daspo? E’ un provvedimento amministrativo, emesso dal Questore senza contraddittorio e garanzia: colui che è eventualmente accusato di reati commessi in uno stadio dovrebbe prima essere giudicato dal giudice penale, condannato alla pena secondo giustizia e infine subire come pena accessoria l’interdizione dagli stadi. Almeno così dovrebbe funzionare. Speriamo in un intervento del suo governo prima della Corte Costituzionale o della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Marco Liguori

marcoliguori@pianetagenoa1893.net

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