La “prima volta” dei Grifoncini verso lo scudetto

«Quattro rondini fanno primavera». Prendo in prestito questo commento del nostro lettore Fabio Serù che fotografa perfettamente il 4-1 inflitto dai Grifoncini di Luca Chiappino ai piccoli sampdoriani di Aglietti. E’ stata una prestazione “da Genoa” quella dei primavera rossoblù che adesso disputeranno per la prima volta la finale scudetto di categoria. Il risultato netto […]


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«Quattro rondini fanno primavera». Prendo in prestito questo commento del nostro lettore Fabio Serù che fotografa perfettamente il 4-1 inflitto dai Grifoncini di Luca Chiappino ai piccoli sampdoriani di Aglietti. E’ stata una prestazione “da Genoa” quella dei primavera rossoblù che adesso disputeranno per la prima volta la finale scudetto di categoria. Il risultato netto non significa che i rossoblù abbiano passeggiato: la Samp dopo aver pareggiato (ma col vizio del fuorigioco) lo stupendo gol di El Shaarawi nel primo tempo ha avuto una serie di occasioni che sembrava volgere la gara a suo favore. Perin è stato pronto a respingere gli assalti degli attaccanti avversari guidati da Scepovic. Nel secondo tempo ci ha pensato la premiata ditta del gol El Shaarawi-Ragusa-Chinellato, supportata da Polenta e Doninelli sugli esterni e dal “pensatore” Gucher, a chiudere il conto contro il Doria che, non appena ha incassato il 2-1, si è letteralmente sciolto come neve al sole.

Martedì arriva la finale contro l’Empoli, avversario già incontrato nella regular season a gironi dal Genoa. In Toscana finì 1-1, mentre a Cogoleto i Grifoncini prevalsero per 1-0. Guai però a sottovalutare gli avversari: non a caso la finale scudetto è completamente inedita. Lo dimostra anche il fatto che l’Empoli nella fase a eliminazione diretta ha eliminato formazioni candidate per lo scudetto: negli ottavi l’Inter, nei quarti il Palermo e in semifinale la sorpresa Brescia. Martedì alle ore 21 sarà un’occasione d’oro per i ragazzi di mister Chiappino: comunque vada, questo torneo Primavera è la riprova (dopo la vittoria in Coppa Italia di un anno fa) che la politica di investimento sui giovani intrapresa dal presidente Preziosi è vincente. Il numero uno rossoblù, con la supervisione del direttore generale Fabrizio Preziosi, ha saputo avvalersi del contributo di due manager del settore giovanile: Michele Sbravati e Mario Donatelli che sovraintendono anche alla “fucina” dei campioni del futuro la Scuola calcio Genoa sponsorizzata da Barabino & Partners, l’azienda di comunicazione e immagine più importante in Italia di Luca Barabino che ha dato un importante impulso per il suo sviluppo.

Dai Grifoncini passiamo ai Grifoni. Ho letto e ascoltato le perplessità di alcuni sull’eventuale acquisto di Luca Toni. Si può tranquillamente affermare che l’attaccante è fisicamente integro: è una prima base importante per il suo utilizzo nei moduli di Gasperini che impongono grande impegno fisico. Inoltre, non è vero che non sappia retrocedere in fase difensiva: quattro anni fa ai Mondiali in Germania, Toni retrocedeva nelle azioni di calci d’angolo avversarie. Si attende ora l’ufficializzazione dell’acquisto, con il nulla osta del Bayern, e il futuro responso del campo. Dopo aver risolto la questione del riscatto di Floccari da parte della Lazio, la premiata ditta Preziosi jr–Capozucca deve risolvere le comproprietà con Bari (a cui ha prestato anche Ranocchia) e Juventus. Se fosse confermato lo scenario delineatosi in questi giorni (permanenza di Criscito e Palladino con l’arrivo a Pegli di Ranocchia) potrebbe essere fruttuoso per il Genoa soprattutto per il suo reparto difensivo. Resterebbe da risolvere le questioni del portiere e del centrocampista d’ordine. Dato per quasi certa (a meno di ripensamenti) la partenza di Amelia, la dirigenza rossoblù punta con decisione su Romero e Sorrentino. Riguardo al regista è tornato in auge il laziale Ledesma che però ha un difetto: non riesce a difendere. Gli si dovrebbe accoppiare quindi un altro centrocampista “muscolare” che lo sostenga nella fase di interdizione: Brighi, come indicato dal presidente, potrebbe essere l’uomo gusto. Su tutto ovviamente pende l’incertezza delle fasi delle trattative.

Permettetemi un’ultima osservazione sulla classifica stilata due giorni fa dall’Osservatorio sugli errori arbitrali. Secondo questa graduatoria virtuale, il Genoa avrebbe dovuto concludere il campionato con tre punti in meno scivolando al 15° posto. Vorrei ricordare che il Grifo è stato tartassato tra campionato e Coppa Italia almeno 15 volte dai direttori arbitrali (cliccare qui per leggere il nostro dossier): com’è possibile che ne abbia addirittura beneficiato?

Marco Liguori

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