L’attesa di Preziosi nel “risiko” degli allenatori

«Adelante Pedro con juicio». Prendo a prestito la frase dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni per riassumere l’atteggiamento del presidente Enrico Preziosi nella scelta dell’allenatore del Genoa per la prossima stagione. «Avanti, ma con giudizio»: come voi sapete, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, la prudenza nel mondo degli affari (e soprattutto […]


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«Adelante Pedro con juicio». Prendo a prestito la frase dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni per riassumere l’atteggiamento del presidente Enrico Preziosi nella scelta dell’allenatore del Genoa per la prossima stagione. «Avanti, ma con giudizio»: come voi sapete, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, la prudenza nel mondo degli affari (e soprattutto nel calcio) è necessaria. La panchina però è ancora vuota e si rincorrono svariati di nomi di potenziali tecnici, di cui vi risparmierò l’elenco lungo come una coda di auto nell’ora di punta in via XX Settembre nella Superba. Tuttavia dobbiamo ricordare che mancano soltanto 17 giorni alla prima data importante del calciomercato: giovedì 20 giugno è la data ultima per discutere delle comproprietà e dei riscatti. Il loro rinnovo, chiusura oppure accensione è svolta attraverso una concertazione tra tre figure chiavi: il presidente, il direttore sportivo e l’allenatore. In questo momento manca la terza e non è ancora chiaro allo stato attuale se la seconda, ossia Rino Foschi, resti oppure no. E’ vero che spesso gli affari si concludono negli ultimi giorni, ma questa triade è il cuore pulsante dell’attività di costruzione del Grifone. Ed è la stessa triade che deve iniziare a preparare la strategia da attuare nella successiva campagna: nel caso del club rossoblù ci sono oltre 70 giocatori da ricollocare, cedere oppure (eventualmente) richiamare alla base. E, se non si sceglie in tempi ragionevoli l’allenatore, si corre un altro rischio: chiunque arriverà sulla panchina si troverà una squadra composta in buona parte senza aver partecipato alla sua scelta.

Preziosi, come lui stesso ha dichiarato, non ha fretta di scegliere un allenatore e, come ha ancora affermato, non vuole scommesse. In più ha due allenatori ancora a libro paga: Luigi Delneri e Luigi De Canio, il cui costo annuo complessivo si aggira attorno a 1,7-1,9 milioni di euro. Provo a ragionare partendo da questi due elementi e a cercare di spiegare il suo atteggiamento attendista. Come nel gioco del “risiko”, attende le mosse degli avversari e passa la mano, per poi scegliere un momento in cui muoversi.

Punto primo: il presidente, in stretta collaborazione con i suoi consulenti e collaboratori, sta cercando di liberare il bilancio del suo club dalla “zavorra” dei due tecnici ancora stipendiati. Compito non facile, visto che occorrerà sicuramente districarsi tra le clausole e le penali previste dai contratti. Ma è un’operazione molto importante che va portata a termine.

Punto secondo: Preziosi sta aspettando gli sviluppi della situazione per due tecnici, Giuseppe Sannino e Davide Nicola. Il primo dovrebbe essere ormai vicino ad affrancarsi dal Palermo: il presidente Zamparini dovrebbe ormai prendere al suo posto Gattuso. C’è però la concorrenza del Chievo. Invece l’allenatore del Livorno, come abbiamo scritto in serata, si incontrerà a breve con il presidente Spinelli per definire il futuro in serie A. Se dovessero sorgere intoppi, allora il Grifone potrebbe entrare in gioco “corteggiando” Nicola, che tra l’altro è un suo ex. Ritengo che sia difficile l’attuazione dell’ipotesi Liverani: il tecnico degli Allievi deve ancora ottenere il patentino per guidare la prima squadra. Dovrebbe dunque essere affiancato da un allenatore che ne è provvisto: soluzione economicamente dispendiosa e dunque poco praticabile. Sullo sfondo potrebbe esserci ancora l’ipotesi Ballardini: nel calcio mai dire mai, potrebbe accadere sempre un riavvicinamento tra il tecnico della salvezza e il patron rossoblù. 

Questo è lo scenario attuale. Tuttavia, tornando alla metafora del Risiko, Preziosi non può attendere molto a lungo. Questo perché dovrà risolvere il problema dello stipendio di Delneri e De Canio e trovare un tecnico in un lasso di tempo congruo prima della data ultima (25 giugno) per trattare comproprietà e prestiti. «Adelante Pedro» ma non con tanto, troppo «juicio».

Marco Liguori

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