Il Genoa ha ritrovato a Napoli equilibrio e compattezza: ottimo viatico per il derby

Prandelli ha scelto il modulo 3-5-2 che ha restituito sicurezza: ma soprattutto i giocatori hanno dimostrato grande grinta e carica agonistica per conquistare il pareggio

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

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La “Scuola di Posillipo” ha dipinto un prezioso pareggio ieri sera al San Paolo. Il Genoa di ieri sera, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, ha confezionato un importante “olio su tela” come la celebre scuola di pittori vedutisti della prima metà dell’ottocento fondata da Anton Sminck van Pitloo e proseguita da Giacinto Gigante. E Posillipo è il luogo dove il Genoa ha svolto il ritiro e ha tratto grande e positiva ispirazione per affrontare il Napoli secondo in classifica. Cesare Prandelli, il caposcuola, ha adottato il modulo 3-5-2 che ha ridato equilibrio tra i reparti: tranne che nei primi 10 minuti, la fase difensiva è risultata ordinata e in quella offensiva il Grifone ha mostrato gli artigli più di una volta. Ma si è vista ieri la voglia di giocare con grinta e determinazione, oltre a tanto agonismo: caratteristiche viste in Pandev (dapprima in campo, poi in panchina) e Marchetti che da bordo campo incitavano i compagni nei minuti finali a non concedere spazi agli azzurri. Non solo: l’espulsione di Sturaro (fallo inutile in una zona del campo in cui non c’erano pericoli) e la conseguente inferiorità numerica non ha placato la forza dei rossoblù che, subito lo svantaggio da Mertens, hanno raggiunto il pareggio con il preciso e potente tiro a volo di Lazovic.

Radu è l’eroe della serata con almeno tre grandi interventi: finalmente ha anche dimostrato sicurezza nelle uscite. La difesa a tre ha mostrato un Biraschi irrinunciabile in questo finale di stagione: bene anche Gunter che ha anche centrato il palo su corner, oltre a Criscito finalmente preciso in ogni intervento. Kouamé ha corso e lottato ed è stato ancora più utile nel finale di gara, quando ha subito sistematicamente falli da Koulibaly, contribuendo a spezzare la pressione avversaria. Discreta la regia di Veloso: Bessa finché ha tenuto ha dato una mano in mediana. Parlavo prima di Pandev, ormai irrinunciabile: sarebbe stupendo se reggesse per 90 minuti, riesce a dare vivacità alla manovra offensiva. E si sono riviste finalmente le manovre sulle fasce con Lazovic e Pereria, anche se quest’ultimo ha difettato in alcune chiusure difensive. Piccola nota stonata della gara: non si riescono a  sfruttare le punizioni dal limite. Tirando le somme, poco importa: il Genoa alla fine ha conquistato un punto più che meritato che lo porta a +6 dall’Empoli quartultimo e a +7 dal Bologna terzultimo che però giocherà stasera col Chievo fanalino di cosa. Soprattutto dà tanto morale in vista del derby di domenica prossima: è l’ultimo importante obiettivo della stagione da non fallire assolutamente. Passo e chiudo!

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