Genoa, c’est magnifique

La mossa vincente di Andreazzoli, passato dalla difesa con quattro uomini a quella a tre della ripresa, puntando di più sulla corposità del centrocampo che ha mandato in confusione il Lione

Genoa
La gioia di Barreca e Hiljemark dopo il gol (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Il Genoa chiude la prima fase del ritiro pre-campionato 2019 con una bella prestazione in terra francese. Dopo le sgambate con FC Stubai e Wacker Innsbruck, gli uomini di mister Andreazzoli hanno trovato nel Lione (terzo la passata stagione in Ligue1, e prossimo alla partecipazione in Champions League) un avversario finalmente di livello. Non era facile visto la stanchezza post Neustift in cui i giocatori hanno avuto solo mezza giornata libera in quasi 10 giorni di permanenza in Austria, ma sul campo le risposte sono state più che soddisfacenti. È piaciuto il Genoa intraprendente che tiene palla, non la spreca e sfrutta le corsie: Criscito (sempre glaciale dagli undici metri) e Biraschi nel primo tempo, Barreca e Ghiglione nella ripresa. Soprattutto quest’ultimi due hanno cambiato il volto alla squadra del secondo tempo, rivelandosi autentici settepolmoni. L’ex Monaco ha sfornato assist a volontà, mentre il rientrante Ghiglione ha aggiunto pure un gol di pregevole fattura personale. L’unica pecca è che spesso il lavoro degli esterni non è finalizzato al centro: Kouamè a parte (gol decisivo nel finale), Sanabria ha divorato almeno due occasioni clamorose confermandosi con le polveri ancora bagnate, mentre Pinamonti questa sera si è visto poco.

Da rivedere meglio Pandev nel nuovo ruolo di trequartista, ma ci può assolutamente stare. Ma tenere testa ad una squadra che inizierà la sua stagione ad inizio agosto non era facile, soprattutto dopo essersi trovati sotto per 3-1: tanta classe sulla carta hanno i francesi del Lione, da Memphis Depay (genio olandese ex Manchester United) a Fofana (bellissimo gol rifilato a Marchetti), passando per Tiago Mendes e Terrier.

Il tecnico Sylvinho, alla sua prima esperienza da capo allenatore dopo gli anni passati a Milano con Roberto Mancini, ha un’ottima squadra che però questa sera ha un po’ sottovalutato il Genoa. E lì ha colpito Andreazzoli, passando dalla difesa con quattro uomini a quella a tre della ripresa, puntando di più sulla corposità del centrocampo che ha mandato un po’ in confusione il Lione. Avevamo parlato giorni fa di un Hiljemark tirato a lucido dallo staff rossoblù dopo l’infortunio, ed il roccioso svedese non ha tradito le attese dopo la buona mezz’ora vista martedì scorso col Wacker, dirigendo la rimonta genoana e segnando pure un gol da opportunista. Ovviamente le vittorie aiutano, anche se sono solo amichevoli: ma vista l’ultima passata stagione, a questo Genoa serve terribilmente come il pane un po’ di sano morale positivo.

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