È arrivata (purtroppo) la Sacher Torte di Natale

Michele Apicella: «Cioè, lei praticamente non ha mai assaggiato la Sacher Torte?!». Mario: «No…». Michele Apicella: «Va be’, continuiamo così, facciamoci del male!». Purtroppo, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, il dialogo (ironico e divertente) del celebre film “Bianca” del grande regista Nanni Moretti calza con la difficile situazione del Genoa. Premetto […]


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Michele Apicella: «Cioè, lei praticamente non ha mai assaggiato la Sacher Torte?!».

Mario: «No…».

Michele Apicella: «Va be’, continuiamo così, facciamoci del male!».

Purtroppo, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, il dialogo (ironico e divertente) del celebre film “Bianca” del grande regista Nanni Moretti calza con la difficile situazione del Genoa. Premetto che questa “Sacher Torte” non avrei mai voluto nominarla, né mangiarla assieme a tutti voi: è indice delle difficoltà in cui versa il club più antico d’Italia. Oggi il Grifone ha sprecato un’occasione irripetibile per conquistare punti contro la Roma: uno stadio Olimpico semivuoto difficilmente si ripresenterà in futuro. È arrivata invece una sconfitta scaturita innanzitutto da una deviazione, sia pur sfortunata, di Muñoz col pallone terminato sui piedi di Florenzi che l’ha infilato alle spalle di Perin: a proposito, chi marcava il giallorosso? A seguire, il colpo di testa di Sadiq, competamente indisturbato, che ha terminato la partita. Il tutto, con i giallorossi ridotti in 10 uomini per l’espulsione di Džeko. Circostanza quest’ultima che rende ancor più amara la sconfitta: si doveva fare molto di più contro un avversario in inferiorità numerica: insomma, quasi un atteggiamento masochistico dei rossoblù che non hanno sfruttato le circostanze favorevoli.

Per dovere di cronaca bisogna però aggiungere che i padroni di casa avrebbero dovuto essere già in 10 nel primo tempo: Nainggolan, già ammonito, avrebbe dovuto ricevere il secondo cartellino giallo. Invece l’arbitro Gervasoni, che complessivamente ha diretto la gara in modo sufficiente, non lo ha fatto: errore molto grave. La partita avrebbe potuto avere un altro andamento. Non è una scusante, ma è un’annotazione da non sottovalutare.

Anche oggi abbiamo assistito alla solita “fatica di Sisifo” del Genoa: tanti sforzi per portare il pallone nella metà campo avversaria, ma negli ultimi 16 metri si concretizza poco. Eccezioni nel primo tempo Capel e nella ripresa un gran tiro di Lazović deviato in tuffo da Szczęsny. Poi è arrivata nel finale la distrazione difensiva e il 2-0 ha chiuso la partita. A questo punto la società dovrà prendere provvedimenti: il reparto offensivo non ha grandi capacità realizzative. Ma non occorrerebbe una gran rivoluzione: basterebbe cedere Pandev, che non ha mai assimilato gli schemi di Gasperini, e acquistare un centravanti alternativo a Pavoletti. Suso (riportato da tempo dai rumors di mercato) non ha queste caratteristiche: è un’ala o esterno che dir si voglia. Inoltre, quest’estate già aveva rifiutato il trasferimento al Genoa. C’è anche Bruno Gomes, ma bisognerà vedere se il giovane attaccante è pronto per affrontare la Serie A. Secondo me occorre anche un regista, rapido e soprattutto fisicamente affidabile, per rimpiazzare Tino Costa quando è infortunato o ha bisogno di un cambio nel corso delle partite. Bene Rigoni che può rafforzare il settore dei marcatori di centrocampo. E a proposito di linea mediana, c’è da segnalare l’involuzione di Ntcham: il francese era partito molto bene, ricoprendo anche altri ruoli, poi si è perso col proseguire del torneo. Urge un suo recupero: così come potrebbe essere utile un ritiro dopo Natale della squadra sotto l’alta direzione del tecnico rossoblù Gasperini. La zona retrocessione è vicinissima e bisogna iniziare a raccogliere risultati per allontanarsi dal terz’ultimo posto occupato dal Frosinone. Occorrerebbe sfruttare al massimo la sosta (sottolineo: benedetta!) per recuperare energie e morale dopo le quattro sconfitte consecutive in campionato e l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera dell’Alessandria. Una preparazione specifica e mirata, in modo da arrivare al meglio alla ripresa del campionato: si giocherà il Derby della Lanterna, “madre” di tutte le partite. A proposito, come hanno chiesto i tifosi in settimana, è possibile avere chiarezza sull’eventuale ingresso di Giovanni Calabrò nel Genoa? È una questione di grande importanza.

Passo e chiudo!

Marco Liguori

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