Gianluca Di Marzio: «Il racconto delle ultime ore di mercato per Zarate e Palacio»

Un sms può cambiare il mercato e un presidente può fare anche da intermediario. Succede anche questo nell’Italia di acquisti e cessioni, prestiti e comproprietà: da ieri sera -diciamo la verità- sogneremo di meno. Sognava l’Inter, Zarate. L’ha scritto in un messaggino al suo agente, Bozzo, quando a pranzo l’Inter aspettava Palacio e lui aveva […]


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Un sms può cambiare il mercato e un presidente può fare anche da intermediario. Succede anche questo nell’Italia di acquisti e cessioni, prestiti e comproprietà: da ieri sera -diciamo la verità- sogneremo di meno. Sognava l’Inter, Zarate. L’ha scritto in un messaggino al suo agente, Bozzo, quando a pranzo l’Inter aspettava Palacio e lui aveva già detto no a Preziosi il corteggiatore. “Pur di andare a Milano, sono disposto anche a perderci dei soldi…”, eccolo il testo che astutamente Bozzo ha inoltrato sui telefonini dei dirigenti nerazzurri prima e di Moratti poi, la chiave giusta per sbloccare un affare fino a quel momento complicato. “Finalmente un giocatore che non pensa solo allo stipendio…”, avrà pensato il presidente dell’Inter, poche ore e Zarate prendeva il volo verso Milano, merito anche di Preziosi. Preziosi ? E che c’entra Preziosi ? C’entra, c’entra. Perché dopo il rifiuto dell’argentino, è stato proprio il patron genoano a chiamare Lotito, a dargli il numero privato di Moratti, a creare i presupposti di un’operazione conveniente per tutti (2,7 milioni di prestito e 15,5 di eventuale riscatto), anche per lo stesso Preziosi che ha potuto così tenersi Palacio e oggi gli rinnoverà e adeguerà il contratto. A proposito di contratti, curiosa la clausola inserita dall’Inter per incentivare Zarate a passare di più il pallone, così si combatte l’egoismo: un premio speciale legato al numero di assist, ecco l’ultima trovata del mercato (assieme alla comproprietà con obbligo morale di risoluzione: l’ha fatta il Genoa col Brescia per Caracciolo). In un mercato con pochi euro in movimento, va segnalato infine chi ha saputo rinunciare a 4 milioni di euro per un ragazzo che mai ha indossato la maglia della sua squadra: il giocatore è Danilo Pereira, la squadra è il Parma, Ghirardi ci ha pensato su ma poi ha detto no al Tottenham, pronto a staccare l’assegno. Pereira è un giovane centrocampista portoghese, prestato l’anno scorso in Grecia e protagonista recentemente con la sua nazionale under 20, uno che mai in campionato ha messo la maglia gialloblù. Sarebbe stato facile accettare l’offerta, Ghirardi invece intravede nel suo gioiellino un potenziale diamante, così magari prossimamente l’assegno degli interessati avrà uno zero in più. E basterà un sms, a quel punto, per accettare…

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