Miccoli: «Dobbiamo crederci finché la matematica non ci condanna»

Intervenuto in conferenza stampa (testo raccolto da Palermo24.net) presso il “Tenente Onorato” di Boccadifalco, Fabrizio Miccoli ha risposto alle domande dei giornalisti col piglio del leader. Apertura dedicata alla trattativa per il rinnovo del contratto e alle voci di mercato che lo davano in partenza già a gennaio:“Sicuramente sono contento, ne stiamo parlando, abbiamo fatto […]


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Intervenuto in conferenza stampa (testo raccolto da Palermo24.net) presso il “Tenente Onorato” di Boccadifalco, Fabrizio Miccoli ha risposto alle domande dei giornalisti col piglio del leader. Apertura dedicata alla trattativa per il rinnovo del contratto e alle voci di mercato che lo davano in partenza già a gennaio:“Sicuramente sono contento, ne stiamo parlando, abbiamo fatto passi avanti sia da una parte che dall´altra, non dovrebbe mancare tanto. Però questo è un momento particolare, parlare del contratto non mi sembra il caso. Sarebbe stato più bello essere a metà classifica e parlare del contratto. Ora mi viene un po´ difficile, però al di là di tutto sono contento che siamo arrivati a una soluzione. Ho analizzato altre situazioni, sono realista con me stesso, ho voglia di giocare altri due anni e poi basta. Ho la voglia, mi sono guardato intorno e c’erano diverse squadre interessate. Quando si tratta del Palermo, però, poi viene azzerato tutto e si ricomincia”. Il capitano ha poi parlato dell’ingiusta, a suo dire, espulsione di Cagliari: “Da quando gioco a calcio non ho mai visto una situazione come la nostra, abbiamo perso almeno 10 punti negli ultimi minuti. Abbiamo preso un gol a Cagliari ingiustamente, io non ho detto niente, ho avuto un gesto di stizza ma non era nei confronti di nessuno. Ho detto che mi stavo giocando il campionato, ma non ce l’avevo con nessuno. Ci siamo alzati tutti, ho preso 2 giornate e non capisco perché. Non ho offeso nessuno, e la cosa scandalosa è che non ho potuto fare ricorso perché il quarto uomo ha scritto che io ho detto una cosa in faccia a lui”. Miccoli, da vero leader, ha indicato la ricetta per la rinascita: “Abbiamo il dovere di crederci, poi si guarderà avanti, in una categoria o nell’altra. Dobbiamo crederci fino a quando la matematica non ci condanna. E’ normale che tutto dipende da sabato, sarà fondamentale vincere, perché è impensabile salvarsi senza vincere una partita in casa. Sabato ci giochiamo la vita, ci giochiamo un anno, basta pensare quello per fare capire quanto conta questa partita. I tifosi? Posso chiedere a loro di continuare come hanno sempre fatto, ma mi metto nei loro panni e capisco che non c’è più l’entusiasmo di una volta. Sabato è la partita dell’anno, non penso che non verranno”. Infine, la chiusura è dedicata al mercato di riparazione:“ Sinceramente penso che è stato fatto un buon lavoro, sono partiti tanti calciatori, ma ne sono arrivati tanti altri come Aronica, Dossena e Sorrentino. Mi dispiace soltanto per Franco Brienza, come amico ma anche come calciatore, perché poteva darci qualcosa sicuramente”.

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