Manenti: “Il Parma giocherà  regolarmente contro il Genoa”

Intanto Il Fatto Quotidiano spiega che un'ispezione della Covisoc nell'aprile 2014 aveva portato all'attenzione della Federcalcio la grave situazione della società  emiliana


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“La prossima partita si giocherà regolarmente, per quella con l’Udinese vedremo quando riusciremo a recuperarla”. Il nuovo patron del Parma, Giampietro Manenti, rassicura ai microfoni di Sportal che domenica la squadra sarà regolarmente presente al Ferraris per giocare contro il Genoa. Il presidente spiega gli ultimi sviluppi della situazione: “Nella notte abbiamo completato la due diligence legale e fiscale, adesso ci muoveremo di conseguenza. Ora abbiamo in mano numeri chiari, almeno per quanto riguarda le provviste che non rappresentano un problema. Certo, ora bisogna vedere portando il progetto in Procura, poi si potrà procedere”. Sky Sport (ripresa da Parmalive.com) riferisce che avverrà venerdì l’attesissimo incontro tra Manenti e il sindaco Federico Pizzarotti: probabilmente da questo vertice potranno essere rese note le strategie dell’imprenditore.

Intanto il sito internet de il Fatto Quotidiano rivela di essere “entrato in possesso della relazione stilata il 17 aprile 2014 dai tecnici che passarono al setaccio i libri contabili del Parma. E il documento mette in risalto gli enormi debiti, specie nei confronti dei fornitori, superiori ai 33 milioni di euro. Ci sono anche 47 milioni di debiti finanziari e tributari, ma quelli non sono un’anomalia assoluta nel panorama calcistico”. “La Figc sapeva tutto. Sapeva che il Parma – si legge sul sito del quotidiano – aveva degli enormi debiti alle spalle, che non stava pagando gli stipendi ai calciatori e che il crack finanziario era un rischio concreto. E lo sapeva da quasi un anno: un’ispezione della Co.Vi.So.C. (Commissione di vigilanza delle società di calcio professionistiche) nell’aprile 2014 aveva portato all’attenzione della Federcalcio la grave situazione della società. Mettendo nero su bianco il consiglio di un “attento monitoraggio” e la necessità di un “intervento sull’andamento economico”. Ma l’allarme è rimasto inascoltato: nessuna conseguenza concreta a parte l’esclusione dall’Europa League”. 

Il quotidiano spiega che il sistema di verifica dei requisiti per l’iscrizione ai campionato di Serie A e B “prende in considerazione solo le obbligazioni nei confronti dei propri tesserati, non di parti terze (al contrario della Lega Pro, dove l’esame è più ad ampio raggio). E la Lega ha puntualizzato come a giugno scorso la società risultasse in regola nella corresponsione degli emolumenti. “Le condizioni di ammissione sussistevano”, si legge nel comunicato di difesa di sabato scorso, in cui via Rosellini sostiene che “il sistema italiano è uno dei più efficienti d’Europa”. Nell’ispezione di aprile, però, qualcosa non tornava anche sul fronte delle retribuzioni: “L’ultimo stipendio interamente corrisposto è quello del mese di dicembre 2013”, si legge nel verbale. Un ritardo di tre mensilità, quando di solito c’è una latenza di trenta giorni nei pagamenti. Evidentemente nel mese successivo la società si rimise in regola per l’iscrizione. Ma una prima avvisaglia del disastro c’era stata, anche sui requisiti previsti”.

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