Nel 1935 i dirigenti genoani rinforzano la squadra con l’innesto di giocatori sudamericani

Nel 1935 a Ponte dei Mille arriva un bastimento carico di…sudamericani. I dirigenti genoani si affidano agli oriundi e ai ‘foresti’ per il rinforzamento della squadra dopo il ritorno in serie A. L’allenatore Carlo Carcano, mandato in esplorazione, torna a Genova a missione compiuta. Edilio Pesce, che ebbe il permesso di salire a bordo, così […]


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Nel 1935 a Ponte dei Mille arriva un bastimento carico di…sudamericani. I dirigenti genoani si affidano agli oriundi e ai ‘foresti’ per il rinforzamento della squadra dopo il ritorno in serie A.

L’allenatore Carlo Carcano, mandato in esplorazione, torna a Genova a missione compiuta.

Edilio Pesce, che ebbe il permesso di salire a bordo, così ricordava l’avvenimento: “Novità assoluta: per la prima volta nella terra famosa per i portieri arriva un goalkeeper argentino, Angelito Capuano (dell’Estudiantes de la Plata) e con lui rientrava dopo un anno di permanenza a Buenos Aires Rodolfo Orlandini. In più, Carcano aveva scoperto un giovane di 21 anni nell’entroterra di Montevideo, Manuel Figliola, centromediano, di grande temperamento e di sicura classe ed aveva portato anche Evaristo alla sinistra”.

Con questi giocatori (oltre a Pratto, Esposto, Libonatti, Stabile e Ponzinibbio) la colonia sudamericana arrivò a nove giocatori, che però non furono mai schierati tutti insieme.

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