Dopo la direzione contestata dell’arbitro Di Bello in Lazio-Milan, Claudio Lotito vuole aprire una serie di fronti per tutelare la sua squadra e cambiare il sistema calcio. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport il presidente biancocelesete e senatore di Forza Italia ha intenzione di rivolgere a una serie di sedi preposte: Coni, Figc, Ministero dello Sport, Governo, interrogazioni parlamentari e anche la magistratura ordinaria. In quest’ultimo caso potrebbe aggirare l’ostacolo della clausola compromissoria (che impone l’obbligo per i tesserati di adire agli organi della giustizia sportiva o in alternativa a un Collegio arbitrale) presentando una denuncia contro ignoti.
Il patron della Lazio sta preparando anche un dossier sui torti arbitrali. Ci sono anche due episodi col Genoa: l’arbitro Marinelli non ha rilevato un intervento di Bani in scivolata da dietro su Zaccagni con un contratto tre il ginocchio sinistro del difensore genoano e il piede destro dell’attaccante biancoceleste. Inoltre, la Lazio aveva anche protestato per una presunta spinta di Dragusin su Immobile.