Learning to fly. Imparando a volare. Non è solo un famoso brano dei Pink Floyd ma la metafora del Genoa di Prandelli che ha battuto la Juventus, sette volte campione d’Italia. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 120ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Strabiliante vittoria del Genoa nel giorno del compleanno di Gianluca Signorini. «Voglio ricordare il capitano perché l’ho conosciuto seguendo da vicino quella squadra. Gianluca rimane qualcosa di meraviglioso, un esempio. Il Genoa ha scatenato la tempesta perfetta contro la Juventus, presuntuosa sin dalla vigilia, cioé da quando ha preferito lasciare a casa Cristiano Ronaldo anziché mostrarlo al pubblico genovese (soprattuto, ai più piccoli). Il Genoa ha giocato molto bene con i reparti corti e l’aiuto reciproco. E’ la vittoria del gruppo, del senso di squadra. L’unica nota stonata è Sanabria che si è divorato un rigore in movimento nel primo tempo».
Questo trionfo genoano è il capolavoro del mite Prandelli? «Assolutamente sì, il risultato finale è 3-0. Un gol di Sturaro, un gol di Pandev e uno di Prandelli ad Allegri. Il tecnico bresciano ha fatto la differenza nei novanta minuti, assieme a un pubblico straordinario. La vittoria è ampiamente meritata e conferisce molta autostima per le prossime partite di campionato».
Il Grifone è la bestia nera della Juventus: tre sconfitte in cinque anni. «Lo dice la statistica, sono dati inconfutabili: 1-0 di Antonini, 3-1 di Simeone e 2-0. Un bel triplete alla Signora, che tra l’altro è andata “in bianco” dopo ventotto gare di campionato. Il Genoa ha assorbito la sua prolificità offensiva condannandola alla prima sconfitta in campionato. Prandelli ha indovinato la formazione e le sostituzioni, invece Allegri ha sbagliato tutto: la Juventus senza Chiellini è una squadra vulnerabile».
Il Genoa si è spogliato della “sana paura”? «Me lo auguro, anche perché provo ancora rammarico per la mancata vittoria di Verona contro il Chievo. I tre punti con la Juve non compensano gli errori del passato ma confermano il valore della rosa del Genoa. Nello sport gli obiettivi sono fondamentali e il Grifone farà ancora bene contro le squadre di altissima classifica. Adesso a Udine per vincere».
Beppe Nuti | Alessandro Legnazzi
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