La trasformazione di Ballardini: da squadra materasso il Genoa è diventato mina vagante

Ricordate il mollo, apatico, timoroso Grifone dell’ultimo anno? Rammentate l’azzardato, rovinoso, suicida Genoa di Delneri? Scordatevi tutto. Perché tutto è cambiato. In due settimane. La chiamata di Ballardini e il reclutamento di molti buoni giocatori in cerca di riscatto hanno trasformato il Genoa 2012/2013 da squadra materasso a vera e propria mina vagante del campionato. […]


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Ricordate il mollo, apatico, timoroso Grifone dell’ultimo anno? Rammentate l’azzardato, rovinoso, suicida Genoa di Delneri? Scordatevi tutto. Perché tutto è cambiato. In due settimane.

La chiamata di Ballardini e il reclutamento di molti buoni giocatori in cerca di riscatto hanno trasformato il Genoa 2012/2013 da squadra materasso a vera e propria mina vagante del campionato.

Intendiamoci: la strada verso la salvezza è ancora lunga e difficile, perché i punti cominceranno a pesare veramente e le concorrenti compiono miracoli impronosticabili.

Ma lo spirito, il cipiglio, l’approccio che i tifosi hanno potuto apprezzare allo Juventus Stadium e ieri sono da grande impresa.

Questo è un Genoa che lotta, che “picchia”, che non si arrende, ma reagisce. Questo è un Genoa da “remuntada”. Questo è un Genoa che soffre. Questo è un Genoa da Vecchio Cuore Rossoblù. Questo è Il Genoa. Una squadra che se perde, perde dopo aver lavorato e sudato 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.

Avanti così! Quindi. Avanti così, con un Ballardini le cui parole di Torino hanno sintetizzato il sentire del popolo rossoblu e tracciato la via maestra per il riscatto e la salvezza. «Tu due devi fare due cose. Correre e stare zitto».

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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