Boselli: è rinata una stella?

Il Genoa esce apparentemente con le ossa rotte da San Siro. Devo dire che il Grifone del primo tempo è stato spettacolare, ha sofferto poco e creato parecchio. Almeno sei incursioni pericolose contro uno sterile possesso nerazzurro. Certo che l’uno-due d’inizio secondo tempo ha tagliato le gambe ai ragazzi che si sono poi disuniti e […]


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Il Genoa esce apparentemente con le ossa rotte da San Siro. Devo dire che il Grifone del primo tempo è stato spettacolare, ha sofferto poco e creato parecchio. Almeno sei incursioni pericolose contro uno sterile possesso nerazzurro. Certo che l’uno-due d’inizio secondo tempo ha tagliato le gambe ai ragazzi che si sono poi disuniti e hanno concesso ai campioni interisti una facile goleada.

Apprezzo comunque un Genoa che ha avuto la voglia e la forza di giocarsela a viso aperto e cercare un’altra remuntada, creando anche nel secondo tempo quattro palle gol. Il risultato è bugiardo e troppo pesante: ancora una volta non capisco quei genoani che gridano allo scandalo e alla vergogna. Siamo andati a giocarcela senza tre titolari nella tana dei campioni del mondo, abbiamo preso una lezione che farà bene al gruppo soprattutto in termini di gestione della partita. Ma qui siamo in una situazione kafkiana: se si va per controllare la partita non va bene, se vi va per vincere non va bene lo stesso.

Insomma! un po’ di obiettività nei giudizi e nelle valutazioni. Non trovo proprio nulla di scandaloso nell’andare a Milano e mettere sotto l’Inter per 45 minuti.

Finalmente l’esordio di Boselli. Questo è un delantero di grande rendimento! Mauro si è disimpegnato molto bene creandosi prima un’occasione quasi da solo e segnando poi un gol in tuffo. Basta poco per capire che si tratta di un attaccante di razza che realizzerà gol a grappoli.

Ricordo a tutti il curriculum del ventiseienne attaccante nato a Buenos Aires: giocando prevalentemente come riserva nel Boca Juniors ha realizzato tra il 2006 e il 2008 ben 8 reti in 33 presenze, e vinto un torneo di apertura e una “Coppa Libertadores”.

Con l’Estudiantes ha realizzato invece 32 gol in 56 partite (fate voi la media) e si è laureato vincitore e capocannoniere della Coppa Libertadores edizione 2009. Da aggiungere al già notevole carnet anche la perla di un gol contro il Barcellona nella finale intercontinentale persa dagli argentini 2-1.

Il “Chapa” sembra essere l’attaccante da almeno 15 gol a stagione che Preziosi va cercando, convinzioni degli allenatori permettendo, dai tempi di Di Vaio Borriello e Milito.

Mi chiedo adesso se Ballardini azzarderà contro il Palermo un 4-3-1-2 con Paloschi e Boselli di punta, e Palacio a svariare. Con una linea di centrocampo costituita da Konko, Kucka e Milanetto, potremmo mettere in difficoltà i siciliani, la cui difesa non è irresistibile, con ripartenze ficcanti e profonde.

Ci sarebbero molti altri argomenti attuali di cui parlare. L’inspiegabile questione dello stadio (ma non basterebbe sistemare quello che c’è già?). La tessera del tifoso (non è orrido vietare in via preventiva alle persone di andare allo stadio?) oppure la lotta per non retrocedere (palla lunga e “pedalare”?). Ne parleremo un’altra volta. Oggi voglio solo pensare ai prossimi gol di Mauro El Chapa Boselli….

You’ll Never Walk Alone!

Federico Santini federico.santini@yahoo.it

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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