Basta con gli arbitri protagonisti come Tagliavento!

Il Signor Tagliavento mette in ginocchio il Genoa. Sempre lui, quello delle manette di Mourinho, per intenderci, quindi mica di uno qualsiasi. Questo Signore di Terni si sente onnipotente. La giacchetta nera si permette di ergersi ad attore protagonista, e accecato dalla propria vanesia condiziona il futuro di una società per azioni che sviluppa un […]


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Il Signor Tagliavento mette in ginocchio il Genoa. Sempre lui, quello delle manette di Mourinho, per intenderci, quindi mica di uno qualsiasi.

Questo Signore di Terni si sente onnipotente. La giacchetta nera si permette di ergersi ad attore protagonista, e accecato dalla propria vanesia condiziona il futuro di una società per azioni che sviluppa un fatturato di 100 milioni di euro. Incredibile.

Per la prima volta un arbitro decide di sanzionare un giocatore, e con lui una squadra, una società, una piazza, per un “vaffa” vagante sentito riecheggiare cinque sei metri dietro le proprie spalle, e senza la minima prova oculare. Inutile sperare nel quarto uomo, guarda caso Mazzoleni, di cui si ricorda l’inesistente rigore concesso per il “tuffo” di Del Piero in Juve Genoa 3-2 del campionato 2009/2010.

L’arbitro deve essere un notaio: colui che conosce il regolamento, vede gli episodi e applica le regole. L’arbitro non deve essere il protagonista delle domeniche italiane. E per fortuna che il bravissimo guardalinee di Lecce ha ben valutato il fuorigioco del gol di Cerci, regolarissimo, nonostante le proteste del solito Serse Cosmi. Altrimenti saremmo qui a commentare la fucilazione sommaria del Vecchio Balordo.

In attesa della domenica sera della verità, accogliamo l’unica buona notizia che la domenica pallonara ci ha regalato: non vedremo più Jurai Kucka con la maglia del Genoa.

Ora sotto con l’ultima settimana di questo campionato stile girone dantesco. Il Genoa è atteso da una prova di carattere e di nervi, visto che sarà necessario cercare di superare con intelligenza il Palermo, onde evitare brutte sorprese e amari finali.

Genoani uniti.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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