Quello in programma domani alle 18 sarà il 45° incontro tra Genoa e Fiorentina in casa rossoblù disputato nella massima serie. Contando anche l’1-1 dell’11 settembre 1994 giocato a Cesena (a segno Skuhravy), il bilancio dice che il Genoa si è imposto per 14 volte, la Fiorentina per 13 e 17 sono stati i pareggi. Il Genoa ha segnato 74 gol ai viola, la Fiorentina 60 ai rossoblù. A questi precedenti bisogna aggiungere anche l’incontro di Serie B del 10 aprile 2004 terminato 2-1 per il Genoa (Marco Rossi e Gemiti nel primo tempo, Riganò per i viola nella ripresa) e cinque match di Coppa Italia (3 vittorie rossoblù, un pareggio e una vittoria viola con 7 reti del Genoa e 5 della Fiorentina).
L’ultimo incontro a Marassi risale al 1° settembre del 2013: netta affermazione viola sul Grifone di Liverani per 5-2 (3-0 nel primo tempo) aiutata anche da alcuni errori di gioventù di Perin, gli unici in tutto il campionato. Aquilani e le doppiette di Giuseppe Rossi e Mario Gomez (un rigore) rendono vane la splendida rete al volo di Gilardino per il momentaneo 1-3 e il penalty di Lodi per il parziale 2-4. Nelle stagioni precedenti si registrano un’altra vittoria ospite il 1° novembre 2012 (1-0, gol di Pasqual al 14’ durante la tragica gestione Delneri) e due pareggi: 2-2 il 25 marzo dello stesso anno (vantaggio al 20’ dell’argentino Belluschi unico gol in maglia rossoblù, pareggio e sorpasso viola con Montolivo al 31’ e Natali al 70’, pareggio di Palacio all’89’) e 1-1 il 22 settembre 2010 con botta e risposta di Gilardino (allora era viola) e Mesto tra l’11’ e il 18’ del primo tempo.
L’ultima vittoria del Genoa risale al 28 ottobre 2009: 2-1 con splendida rete di tacco sotto la Nord di Palladino al 42’, pareggio di Marchionni al 62’ e gol vincente ancora di Mesto dieci minuti dopo. Una vittoria che vendicò parzialmente l’incredibile rimonta da 3-0 a 3-3 (tripletta di Mutu, l’ultimo gol oltre il 4’ minuto di recupero concesso) subita dal Genoa la stagione precedente (15 febbraio 2009) che alla fine risultò decisiva per la qualificazione in Champions League. Le due squadre, infatti, terminarono la stagione a pari punti (68) in quarta posizione ma l’ultimo posto valido per la competizione europea più importante venne occupato dai viola in virtù del maggior numero di punti conquistati negli scontri diretti (all’andata la Fiorentina vinse 1-0 al “Franchi”). Anche allora l’arbitro fu Rizzoli che ne combinò di ogni genere: esagerata espulsione di Biava nel primo tempo, falli dubbi concessi ai viola e allo stesso tempo “avarizia” di cartellini per loro e la chiamata di un fuorigioco inesistente di Milito lanciato a rete…
Il primo incontro ufficiale tra le due compagini disputato a Genova risale al 10 marzo 1929: roboante 7-0 rossoblù, firmato dalle doppiette di Giovanni Chiecchi, Felice Levratto lo sfondareti, Quinto Rosso e dal gol di Giovanni Puerari, che rimane l’affermazione più larga del Genoa ai danni della Viola. Negli anni successivi si registrano anche il 4-0 del 1° marzo 1942 (doppietta di Bo e reti di Conti e Perazzolo), il 5-0 del 19 gennaio 1947 (poker di Verdeal e rete di Trevisan), il 4-2 del 12 dicembre 1948 (Verdeal, Trevisan, Grisanti e Dalla Torre), il 3-1 del 3 giugno 1956 ai toscani già campioni d’Italia (Gren, Frizzi e Carapellese a rimontare l’iniziale vantaggio ospite di Gratton), il 4-1 del 6 giugno 1965 (Zigoni due volte, Koebl e Dal Monte) e due 3-2 consecutivi negli anni d’oro di Bagnoli nel ’91 e nel ’92.
Francesco Patrone
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