Quanto traffico tra Genoa e Udinese: dai calciatori alle panchine

Tanti gli incroci di ex tra le due squadre: dal misterioso Louhenapessy a mister De Canio

Giandomenico Mesto in gol in rovesciata ad Udine nel 2010 (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

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Tra Genoa e Udinese sono stati molti gli incroci, sul mercato e non solo. Calciatori ed allenatori su tutti, chi ha lasciato il segno e chi meno.

Nell’estate 1997 la società friulana ingaggia un giovane centrocampista olandese, di scuola Ajax, di cui tutti parlano benissimo: ha un nome impronunciabile ma gran talento, ovvero Eli Louhenapessy.

Il tecnico Alberto Zaccheroni ne apprezzava la qualità, ma quella Udinese in mezzo aveva tanta troppa concorrenza per il giovane olandese, chiuso dai titolari Bachini, Appiah, Jorgensen, Walem, Giannichedda e Locatelli su tutti. Così nel gennaio 1998 il giovane Eli viene prestato al Genoa in Serie B: in panchina c’è Tarcisio Burgnich, la squadra va male e la società investe molto nel mercato invernale prendendo anche Ariel Lopez (meteora argentina presa dal Lanus), Marcello Marrocco, il giovanissimo Matteo Ferrari (apprezzato molti anni più tardi) e Mohamed Kallon.

Eli indossa la maglia numero 37, gioca anche bene nei 6 mesi sotto la Lanterna (anche se peccava di continuità, ma tutta quella squadra era al di sotto delle performance) ma a fine stagione tornò in Friuli. Per lui tanta panchina in Serie A coi bianconeri, un prestito alla Salernitana in Serie B ed il ritorno in patria al De Graafschaap. Qualche anno più tardi decise di mettere radici in Friuli, dove chiuse la carriera nelle serie minori ed ebbe anche una buona esperienza col calcio a 5. Si è ritirato alla soglia dei 40 anni.

Nel gennaio 2004 altro arrivo da Udine verso la Genova rossoblù: la rivoluzione invernale decisa da Enrico Preziosi (presidente rossoblù da poco), porta l’esterno difensivo italo-tedesco Giuseppe Gemiti. In Friuli il primo anno gioca tanto con Luciano Spalletti (26 presenze), nel 2004 solo 4 apparizioni ed il trasferimento in Liguria dove resta fino al giugno 2005 raccogliendo ben 50 presenze in B. Attualmente, il difensore 35enne gioca in Lega Pro con la Cremonese.

Per Gemiti un incrocio con un’altro giocatore proveniente dall’Udinese verso il Genoa, ovvero il forte difensore ghanese Mohammed Gargo preso nell’estate 2004 dopo ben 9 stagioni in bianconero: col Vecchio Grifone 44 presenze nell’unica stagione disputata, quella della promozione (purtroppo poi revocata) sotto la guida di Serse Cosmi.

Un Cosmi che, l’anno dopo la cocente delusione rossoblù, passò proprio sulla panchina dell’Udinese impegnata nella sua prima storica partecipazione alla Champions League, dove venne eliminata in un girone di ferro con Barcellona e Panathinaikos.

A proposito di mister, anche Luigi De Canio ha avuto un doppio filo tra le due piazze: il tecnico di Matera ha guidato l’Udinese in Serie A nel 1999/2000 (8° posto all’esordio nel massimo campionato) e per pochi mesi nel 2000/2001 quando fu esonerato a campionato in corso. Nel settembre 2003 il presidente Preziosi lo chiama al posto di Roberto Donadoni dopo 3 sconfitte nelle prime 3 di campionato, e guida il Genoa in Serie B ottenendo però solo il 16° posto. Nell’estate 2004 dopo la sconfitta in Coppa Italia contro il Lumezzane, De Canio viene esonerato e il Grifone si affida a Cosmi.

Ma tra Genoa e Udinese, nonostante gli anni e gli esoneri, il suo rapporto non si deteriora: De Canio torna sotto la Lanterna nell’aprile 2012, chiamato da un disperato Preziosi per salvare una squadra che sembrava spacciata dopo i fallimenti con Alberto Malesani e Pasquale Marino, altri allenatori che hanno guidato pure l’Udinese (il primo solo per 6 mesi nel 2007, il secondo dal 2007 al 2010 ottenendo la qualificazione in Coppa Uefa). De Canio salva il Grifone all’ultima giornata, viene confermato ma il 22 ottobre 2012 ecco l’ultimo esonero maturato dopo la sconfitta interna contro la Roma per 2-4. Lo si rivedrà ancora all’Udinese l’anno scorso, quando salvò i bianconeri succedendo in corsa a Stefano Colantuono.

Luigi Delneri è l’attuale allenatore dei bianconeri, e col Genoa ha vissuto una breve e negativa esperienza in panchina: ben 9 sconfitte in 13 partite, peggio di così…. Esonerato il 20 gennaio 2013 e sostituito da Ballardini.

Tornando ai calciatori che hanno vestito entrambe le maglie, Giandomenico Mesto: a Udine solo 1 stagione (2007/2008), poi 4 campionati col Genoa con 132 presenze e 4 gol, compresa l’esperienza in Europa League. Dal 2012 al 2015 è al Napoli, mentre da pochi mesi ha raggiunto Andrea Stramaccioni in Grecia al Panathinaikos.

Da citare, anche se l’esperienza rossoblù non è stata delle più fortunate, Damiano Ferronetti: il difensore veste la maglia dell’Udinese dal 2007 al 2012, giocando anche in Coppa Uefa, per un totale di 56 presenze (complice la rottura del crociato che lo ha tenuto parecchio ai box). Nell’estate 2012 sembra fatto il suo trasferimento al Torino, svolge qualche allenamento ma stranamente dopo pochi giorni abbandona la squadra di Giampiero Ventura per firmare col Genoa: in Liguria però saranno solo 4 le presenze ufficiali in campionato, con un menisco rotto quasi subito e poco spazio in una stagione difficile.

Ultimo da ricordare è l’esterno brasiliano Edenilson, scovato proprio dall’Udinese nella rosa del Corinthians: viene ceduto in prestito al Genoa nell’estate 2014, e con Gasperini disputa una stagione strepitosa con 30 presenze ed il 6° posto in classifica. Torna in Friuli ma lo scorso campionato non ripete le buone prestazioni e paga il cambio di allenatore (De Canio per Colantuono), e lo scarso feeling con la piazza.

Da pochi mesi è tornato a vestire la maglia del Genoa, sperando di ripetere le buone prestazioni del 2014/2015.

 

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