Problema: come si fa a fermare il 4-2-3-1 dell’Inter che in casa sembra marciare a gran ritmo? La soluzione non è facile da trovare: chissà, forse si potrebbe provare con l’italico catenaccio e contropiede e rispolverarlo (in versione aggiornata) per il Genoa. Ivan Juric forse domani potrebbe agire in questa direzione e cambiare il suo 3-4-3 con un 3-4-2-1 che poi non è altro che un 3-5-1-1 (o anche 3-5-2). La parola d’ordine contro la formazione di Spalletti (che schiera in pratica ben quattro punte in fase offensiva: Candreva, Brozovic, Perisic e Icardi) è una sola: coprirsi e colpire in velocità. Occorrerebbe dunque irrobustire il centrocampo: mancando Bertolacci, ci sarà Cofie in mediana con Veloso. C’è un ruolo anomalo che potrebbe essere svolto da Omeonga, che ha nella velocità un suo punto di forza: schierarsi in mediana per poi aggiungersi in fase offensiva a Taarabt e Pellegri, un po’ come faceva Rigoni durante lo scorso campionato. Una mossa dettata dall’assenza di Bertolacci e dalle non perfette condizioni di Pandev, appena recuperato.
Nel momento in cui il Grifone prenderà palla per attaccare, si dovrà anche superare il duo nerazzurro di centrocampo Vecino-Gagliardini: se ci fosse un giocatore che sapesse sistematicamente saltare l’avversario, sarebbe già un grosso aiuto. Ma per ora, la rosa rossoblù non sembra possederlo. Ultima osservazione sul reparto offensivo: sarebbe stato più indicato Galabinov per fare a sportellate con due difensori arcigni come Skriniar e Miranda. Ma ci dovrebbe essere ancora lo zar del gol Pietro Pellegri a guidare l’attacco.
La difesa resterà invariata. Davanti a Perin si schiereranno Biraschi, Rossettini e Zukanovic. Sugli esterni, ballottaggio a destra Lazovic-Rosi, con quest’ultimo in vantaggio. A sinistra resterà Laxalt, anche se sembra non avere lo smalto dei giorni migliori. Eppure, in un ipotetico 3-5-1-1 gli esterni avrebbero una grande importanza per poter colpire l’avversario a sorpresa. Non si può far altro che sperare in un deciso cambio di passo. Fischio d’inizio dell’arbitro Guida alle ore 15: passo e chiudo!
