Xavier Jacobelli: «Grazie a Ballardini ora il Genoa ha ottime chance di salvezza»

Il giornalista è intervenuto ad un convegno sulla giustizia sportiva: «Non ritengo che ci sia accanimento verso il Genoa, c'è evidentemente bisogno di una riforma del codice di giustizia sportiva»


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«Ballardini ha trovato la ricetta giusta per uscire dalla crisi. Ha sistemato la difesa e sta utilizzando i giocatori  sulla base delle loro caratteristiche. Per il Genoa ora è importante la continuità dei risultati positivi la partita con la Roma non è decisiva ma ci dirà se anche in trasferta abbia acquisito un maggior personalità. Allo stato attuale è indiscutibile che il Genoa abbia ottime chance di salvezza».

Lo ha affermato Xavier Jacobelli, direttore di Calciomercato.com, intervenuto a margine del convegno di cui è stato moderatore “L’illecito sportivo: fattispecie, procedimento sanzionatorio e responsabilità delle società di calcio”, organizzato dal Genoa Club Giustizia Rossoblù.

«La salvezza – ha aggiunto il giornalista – passerà dai gol di Borriello ma anche di Immobile. E speriamo di rivedere presto Floro Flores che non vede l’ora di tornare a segnare con la maglia rossoblù».

«Ho apprezzato l’autocritica di Preziosi perché ha rilevato che il continuo tourbillon di giocatori e tecnici, che sino a questo mercato invernale ha caratterizzato le ultime due stagioni del Genoa, siano stati particolarmente deleteri per la costruzione di una squadre – ha detto Jacobelli – Le persone che sanno far tesoro dei propri errori sono quelle che poi con i fatti rispondono alle critiche: mi è piaciuto molto questo atteggiamento. Ho anche apprezzato il comportamento dei tifosi: ma questo si sapeva perché nelle condizioni di difficoltà della squadra si vede che loro sono molto più del dodicesimo uomo conoscendo il loro attaccamento».

Sulle recenti vicende che hanno visto coinvolto il club rossoblù nelle indagini del Procura Federale, secondo Jacobelli «non c’è accanimento di Palazzi verso il Genoa, c’è evidentemente bisogno di una riforma del codice di giustizia sportiva che solo parzialmente nel 2007 è stata fatta». «Ad esempio la questione della responsabilità oggettiva è troppo afflittiva nei confronti delle società –ha spiegato il giornalista – Non si può pretendere che una società controlli 24 ore su 24 i propri tesserati così come è assurdo che solo al terzo grado di giudizio della giustizia sportiva (il Tnas del Coni) gli avvocati difensori possano controinterrogare i pentiti. I casi del Napoli, di Grava e Cannavaro e del portiere Alberto Fontana, prima condannati e poi prosciolti, sono emblematici», ha concluso.

Dello stesso parere anche l’avvocato Laura Vasselli (membro della Corte di Giustizia Federale). «Il codice di giustizia sportiva è ricco di clausole farraginose, di principi perentori e di formalismi “bizantini” – ha spiegato nel corso del convegno – Va cambiata la qualità della normazione e non solo. Le commissioni giudicanti, ad esempio, sono composte in gran parte da magistrati in pensione o da membri del Consiglio di Stato che vivono al di fuori della realtà. Sarebbe opportuno che al loro interno ci fossero più avvocati».

Francesco Patrone

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