SPORT WEEK: Intervista a Ioannis Fetfatzidis, un piccolo Messi a Genova

Intervista esclusiva di Sport Week a Fetfatzidis. L’attenzione è incentrata soprattutto sul paragone con Messi, somiglianza non solo fisica, ma anche, con le dovute proporzioni, tecnica. Il greco però non gradisce che venga fatto questo paragone(“Non mi piace, semplicemente perché ognuno di noi è diverso dall’altro”), sebbene in patria sia stato proprio battezzato come “Il Messi greco”(“Mi chiamano così in ogni momento, ma non ne capisco il motivo”). Con l’Argentino, Fetfa ha in comune qualche problema dovuto alla crescita :”Ho faticato per arrivare a buoni livelli”, ha detto il greco, “a 13 anni ero molto più basso dei miei coetanei. All’Olympiakos mi proposero un trattamento a base di ormoni, vedevo ragazzi come me andare avanti e io restavo piccolo. A 19 anni finalmente ho avuto il mio sviluppo e sono arrivato in prima squadra”. Il greco scoprì in seguito che la terapia era stata la stessa che venne somministrata a Messi:”Sapere che anche lui aveva fatto lo stesso mi tranquillizzò”. Poi dopo aver detto di non aver mai provato a palleggiare con un chewingum come ha fatto Perin, parla del suo inserimento negli schemi di Gasperini:”Ho faticato poco perché quando ho la palla nei piedi ho piena libertà. È quando la palla ce l’hanno gli altri che devo stare attento, il mister mi chiede più attenzione alla mia zona”. Ultime parole sulla crisi in Grecia:”In casa non siamo ricchi ma ce la siamo cavata. Siamo noi greci che dobbiamo cercare di far fronte comune e uscirne fuori”.