È nato prima l’uovo o la gallina? Meglio i pantaloni con la cerniera o i bottoni? È più bello un arenile con il pietrisco o una morbida distesa di sabbia? Tanti i dubbi amletici che attanagliano la vita quotidiana e che, alla fine, sono solo aria fritta o accademia. Ognuno ha le proprie opinioni, i personali modi di vedere ciascuno dei quali ovviamente inconfutabili. Chi ha torto e chi no? Ragioni di tipo diverso a perorare una “causa” che alla fine non vedrà soluzione. Tutti hanno ragione e tutti hanno torto.
Ma vi sono delle situazioni nelle quali ci sono regole ben precise, con valori da comparare ed ai quali attenersi. Un esempio ci viene fornito dalla Uefa, supremo organo calcistico europeo, la quale stabilisce rigidi criteri nel bene e nel male accettati dalle federazioni nazionali e quindi dai tesserati. Uno di questi criteri aiuta a stilare una graduatoria a livello europeo delle società calcistiche appartenenti alla Uefa. I ranking club per coefficienti si basano sui risultati ottenuti nelle cinque precedenti stagioni di Uefa Champions League ed Uefa Europa League e servono per determinare le teste di serie nei vari sorteggi di competizioni Uefa. Esistono poi i coefficienti club, determinati dalla somma di tutti i punti ottenuti nei precedenti cinque anni, più un 20% del coefficiente della federazione di appartenenza nello stesso periodo (33% prima del 2009).
Ebbene, “scandagliando” il ranking aggiornato 2013/14 (l’ultimo disponibile), che raccoglie 453 club, il Vecchio Balordo risulta al 104º posto con 18.054 punti (al primo gradino c’è l’FC Barcellona, 154.342; all’ultimo l’SCF Faetano con 449). Scorrendo il ranking, si trova la UC Sampdoria con 17.054 punti ad occupare il 112º gradino. Ecco quindi un dato che è assolutamente incontrovertibile: il Genoa, in Europa, viaggia davanti alla Sampdoria.
Alfonso Magno
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