Europa sì, Europa no, Europa forse. Chi vivrà vedrà, anche se sembra che ultimamente il Genoa viva alla giornata. Riuscirà il prode condottiero Gasperini II da Grugliasco ad issare il vessillo che sancirà l’ingresso alla seconda competizione europea per club? Come peraltro fece al termine della stagione 2008/09? Che, per inciso, fu l’avventura che riportò il Grifone a volare alto dopo 18 anni dalla precedente esperienza.
È possibile confrontare le due stagioni agonistiche, la 2008/09 con la attuale?
Una differenza sostanziale riguarda innanzitutto i giocatori: “quel” Genoa aveva almeno un fuoriclasse per reparto. Criscito, Motta e soprattutto il “principe” Milito. In rosa, ironia della sorte, anche un giovane Eugenio Lamanna.
Il girone di andata terminò con 35 punti, frutto di 10 vittorie e 5 pareggi. Quello di questa stagione è terminato con 28 punti, arrivati grazie a 7 vittorie e 7 pareggi. Dopo 31 giornate disputate, oggi il Genoa viaggia con 44 punti; quello del Gasperini I ne aveva 57. Un gap abissale. Nota a margine: dopo 31 giornate, i gol segnati sono identici (43), quelli subìti dal primo Gasperini erano 29, oggi sono 36; e “quel” Genoa in porta schierava il brasiliano Rubinho, di certo non una assoluta garanzia tra i pali.
Per non parlare del numero di gol segnati da Milito: ben 24 dei quali 7 su rigore. A conti fatti il confronto non regge. I numeri parlano chiaro, meglio il Gasperini I.
Alfonso Magno
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