Quel filo “azzurrossoblù” che lega Retegui a Gilardino

Mateo sarà il settimo attaccante del Genoa ad essere anche titolare nella Nazionale azzurra

Retegui Gilardino Genoa Italia
Mateo Retegui e Alberto Gilardino con la maglia della Nazionale (collage foto di figc.com)

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Esiste un filo “azzurrossoblù” che lega Mateo Retegui ad Alberto Gilardino. E non è solo una questione di presente ma, soprattutto, di passato. Il futuro attaccante del Genoa, ormai al perfezionamento dei dettagli l’accordo con Boca Juniors e Tigre, è infatti unito all’attuale tecnico piemontese dal fatto che entrambi sono stati acquistati dal Grifone nel momento in cui erano i numeri 9 della Nazionale italiana. Il primo fu acquistato nel 2012, il secondo a distanza di undici anni. Prima e dopo Gilardino e Retegui, come attesta l’approfondimento compilato ad hoc dall’erudito prof. Stefano Massa per Pianetagenoa1893.net, vi furono Celeste Sardi I, detto Enrico, acquistato dall’Andrea Doria nel 1913, poi Felice Berardo dalla Pro Vercelli nel 1914.

Nell’epoca post scudetti, il Genoa ha acquistato ben quattro volte l’attaccante dell’Italia: Elvio Banchero I, conosciuto con l’appellativo “l’uomo del fango”, dall’Alessandria nel 1929, Sergio Bertoni I dal Pisa nel ’38, Alberto Gilardino dalla Fiorentina nel 2012 (la sua rete alla Bulgaria nel 2013 fu la prima di un genoano per gli Azzurri dopo 57 anni) ed Alessandro Matri dal Milan, due anni dopo nel 2014.

La storia è ciclica e si ripete: Retegui, attorno al quale si addensa la curiosità di conoscere il suo numero di maglia dopo il consiglio di Diego Milito di accettare di buon grado il Grifone, si appresta a diventare il settimo attaccante del Genoa ad essere al contempo l’attaccante titolare della nostra Nazionale (per di più, nell’anno del campionato Europeo di calcio che si disputerà negli stadi di Germania). Ulteriori motivi d’orgoglio per spingere Mateo a fare bene con i colori rossoblù, nella terra che più di tutti ha reso felici i centravanti provenienti dalla zona del Rio de La Plata.

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