Promossi&bocciati: Frey sbaglia e rimedia, Kucka predica nel deserto, Merkel avulso dal gioco

Frey 6: La macchia dell’indecisione sul gol di Pasqual poteva pregiudicare tutto il resto dell’incontro, ma il numero 1 francese ha dimostrato lucidità e prontezza nel disinnescare tutte le altre conclusioni viola, attingendo un paio di volte dal repertorio dei miracoli. L’errore, in collaborazione con la difesa, ha inciso decisivamente sul match, come del resto […]


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Frey 6: La macchia dell’indecisione sul gol di Pasqual poteva pregiudicare tutto il resto dell’incontro, ma il numero 1 francese ha dimostrato lucidità e prontezza nel disinnescare tutte le altre conclusioni viola, attingendo un paio di volte dal repertorio dei miracoli. L’errore, in collaborazione con la difesa, ha inciso decisivamente sul match, come del resto gli altri interventi che hanno limitato il passivo tenendo la partita in piedi fino alla fine. 

Bovo 6: dietro forse è quello più sicuro. Partita non semplice per la difesa visto lo scarso, per non dire inesistente, filtro del centrocampo. Guida come può la sbandante retroguardia rossoblù.

Granqvist 5.5: prestazione confusa del centralone svedese. Alterna sviste allucinanti (vedi la dormita sul lancio di Rodriguez in occasione del gol di Pasqual) ad interventi goffi, ma in qualche modo decisivi.

Moretti 6: concentrato come a Milano nel coprire la corsia di sinistra, non concede troppe libertà alle sortite viola. Peccato per quel giallo che lo condiziona per lunga parte del match, con l’ingenuo “muro pallavolistico” su un’innocua rimessa laterale.

Sampirisi 5: il ragazzo deve mangiarne di pastasciutta. La dormita collettiva sul gol di Pasqual marchia indelebilmente il giudizio del suo match costellato da poche luci e molte ombre. La confidenza ed il coraggio di prendere l’iniziativa e andare sul fondo arriveranno con il tempo e l’esperienza.

Antonelli 5.5: dopo un primo tempo arrembante, affievolisce il suo ritmo di gioco sparendo dalla partita con il passare dei minuti. Il gioco di Delneri dovrebbe passare principalmente dagli esterni, ma sia dall’una che dall’altra parte non si ricordano azioni memorabili.

Kucka 6.5: Predicatore nel deserto di Marassi, cerca di tenere in piedi un centrocampo più disastrato delle rovine di Pompei con le sue sole forze. Impresa impossibile la sua, ma l’impegno e la corsa mostrati nel corso dei 90′ possono servire come lezione di professionalità per le nuove leve. E la Nord lo incoraggia alla sua ennesima iniziativa solitaria e, purtroppo, vana.

Merkel 4.5: La sua prestazione sembra uno spot per dissuadere i giovani dal praticare il gioco del calcio. Lento e avulso da ogni iniziativa, sembra impegnarsi per rallentare la già statica manovra del Genoa, mentre Seymour scalpita in panchina. Impresentabile. (52′ Tozser 5: la moviola in campo c’è già ed indossa la maglia numero 28 del Genoa.)

Bertolacci 5: altra incognita nell’intricato rebus rossoblù. Il suo compito sarebbe quello di dare il tocco in più all’azione per trasformarla da manovra ad occasione da gol, ma non ci si avvicina neanche lontanamente. Più vivace nella ripresa, il suo contributo però resta ampiamente insufficiente. (81′ Said sv: giusto il tempo per poter raccontare di aver esordito in A con la maglia rossoblù)

Hallenius 4.5: Esordio tutt’altro che memorabile per il gigante svedese: tocchi sbagliati, movimenti lenti e stonati con la già tremolante manovra rossoblù. 1 metro e 85 di pura evanescenza per il Grifone. (46′ Jorquera 6.5: il risultato non sarà dalla sua parte, ma il cambio di passo dal punto di vista offensivo del Genoa avviene solamente al suo ingresso in campo. Distribuisce vivacità e imprevedibilità alla manovra, ma i compagni non sembrano volerlo assecondare. Si spegne nel finale, quando la barca è ormai destinata ad affondare. Morale: questo Genoa non può fare a meno di lui.

Immobile 6: insieme a Kucka, lotta su ogni pallone che passa per la sua zona di competenza. Stremato dalla sfortunata convivenza con Hallenius, durante la quale ha rappresentato l’unico riferimento offensivo per i suoi, crolla inesorabilmente nella ripresa. Quando i palloni consegnati dalle sue parti sono così pochi e mal assortiti, c’è davvero poco da fare.

Delneri 5.5: fa quello che può con quello che ha a disposizione, è vero, ma alcune scelte nella linea mediana non hanno di certo aiutato. Sarebbe servito un Merkel in meno, per un Seymour in più. La sua gestione però è appena iniziata: tempo al tempo.

A disposizione: Tzorvas,Donnarumma, Melazzi, Seymour, Piscitella, Canini, Anselmo.

Daniele Zanardi

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