Per favore, lasciate lavorare Gilardino

Contro il Lecce, il tecnico del Genoa ha sbagliato alcune scelte: ma è sbagliato contestarlo

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Diciamo che il Genoa ha subìto il risultato negativo, ma ha come si dice “salvato” la prestazione. Ciò vuol dire che ha giocato una gara con caratteristiche tutte particolari, in 10 uomini per un tempo e mezzo, ma mantenendo quel gioco ordinato e impostato da Gilardino. A noi piace di più che la squadra mantenga la sua solidità e la sua impostazione di gioco (adattandosi purtroppo alle situazioni), perdendo magari per un episodio soltanto, piuttosto che affannarsi disordinatamente a cercare il risultato, ovviamente senza riuscirvi.
Naturalmente i tifosi (ai quali certamente non è piaciuta la sconfitta, pur con tutte le attenuanti) vanno alla ricerca degli errori del tecnico e si comincia a gridare «dagli all’untore».
Calma, Gilardino ha pure sbagliato, perché certamente le troppe scorrettezze di Martin sono state abbastanza decisive. Ma chi, alla vigilia, avrebbe contestato il ruolo del difensore rossoblù?
Per la verità va detto che il non ritenere oggi Vasquez il miglior difensore del “pollaio” da parte del tecnico, rimane un mistero: ma che dire, avrà pure le sue ragioni.
Ovviamente, come sempre col senno di poi, è facile attaccare il tecnico per Hefti a Torino e Martin a Lecce.
Non si dimentichi che il Grifone dal 36’ ha giocato in dieci uomini: e davvero non si è scomposto, non è andato in confusione, ha solo giocato come una squadra deve giocare in quella situazione tecnico-tattica. Ed aveva retto molto bene, con ordine e attenzione. Ma si sa, il calcio è un fatto “paranormale” e basta un tiro da 30 metri (come quello di ieri) per far scoppiare la disperazione.
Il Gila, ottima anima, alla fine si è sentito di dire che era sodisfatto della prestazione, il che non vuol dire che prossimamente e giocando in 11 si potrà unire alla prestazione anche il risultato favorevole.
Il Genoa, si sa, non deve guardare alle Coppe, deve soltanto iniziare un percorso di ricostruzione, pezzo su pezzo, con l’obiettivo di rimanere nella parte destra della classifica (sperando di finire in quella sinistra) cosa che al momento sta ottenendo, puntando a una salvezza tranquilla.
E’ una squadra, lo abbiamo sottolineato, che dopo le belle prestazioni che l’hanno portata a quattro punti, dovrà continuare a non cullarsi sugli allori, ma stare sempre allerta perché, dietro l’angolo di questo terribile campionato, c’è sempre l’imprevisto.
Giovedì sera arriverà la Roma di Mourinho al Ferraris. Mister Gilardino si è reso conto che qualcosa ancora non gira: che, ad esempio, la manovra offensiva ancora non funziona. Nella gara con il Napoli era sembrato che, ad esempio, la situazione sugli esterni stava funzionando. A Lecce, è vero che giocare in 10 non ha permesso di muoversi con la consolidata strategia, però che non sia mai arrivato un cross, durante la gara, al povero Retegui ed anche agli altri colpitori di testa, quali Dragusin e Bani, ha lasciato a desiderare.
E’ necessario che questa squadra si completi? Diciamo di sì: intanto stanno migliorando sia Vogliacco che Messias e poi in questo gruppo di giocatori che credono in quello che fanno, che non riununciano mai a dare il massimo, considererà questa imprevista battuta d’arresto come un ulteriore stimolo per le prossime gare.
E per favore, lasciate lavorare Gilardino.
Vittorio Sirianni

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