LUCA TONI: «Se quelle intemperanze fossero accadute in Germania, indietro ne sarebbero tornati molti meno…»

E’ sicuramente il giocatore più atteso della sfida di sabato all'”Olimpico”. I tifosi rossoblù si augurano possa dar seguito alla precisa incornata da tre punti sfoderata contro il Bari, i giallorossi, invece, lo ritrovano a distanza di qualche mese dall’esperienza che l’attaccante ha vissuto nella capitale. Luca Toni è pronto ancora una volta a fornire […]


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E’ sicuramente il giocatore più atteso della sfida di sabato all'”Olimpico”. I tifosi rossoblù si augurano possa dar seguito alla precisa incornata da tre punti sfoderata contro il Bari, i giallorossi, invece, lo ritrovano a distanza di qualche mese dall’esperienza che l’attaccante ha vissuto nella capitale. Luca Toni è pronto ancora una volta a fornire il proprio contributo nell’auspicio che il Genoa possa ottenere un risultato positivo.

«De Rossi e Vucinic sono due ottimi giocatori e se non dovessero farcela a recuperare per noi sarebbe sicuramente un vantaggio – assicura – A Daniele avevo augurato di disputare una grande partita in nazionale per poi accusare un po’ la stanchezza contro di noi ma non avevo certo gufato. E’ un centrocampista di valore assoluto, sa difendere ed attaccare. Anche Mirko è un fuoriclasse, molto pericoloso in zona gol. Non penso, comunque, che la Roma stia già pensando alla sfida di Champions League. Magari fosse così! Totti? Assieme abbiamo giocato una sola volta, io sono stato impiegato da prima punta nel periodo in cui lui era indisponibile. Con Borriello, invece, vedo che viene schierato più spesso. Sarà mister Ranieri a valutare la formazione migliore».

Toni torna poi sulla brutta serata di martedì, con la gara della nazionale che non si è potuta disputare a causa del boicottaggio dei sostenitori serbi.

«Jankovic e Tomovic erano dispiaciuti come tutti noi – ammette – Non ha perso solo la Serbia ma il calcio in generale: è triste vedere che nel 2010 una partita possa essere sospesa per alcuni tifosi che fanno casino. In Italia il problema principale è quello degli stadi: in Germania si arriva in macchina e si parcheggia a dieci metri di distanza, c’è il ristorante all’interno, si arriva un’ora prima che inizi la gara e si esce un’ora dopo. In Italia, invece, certi stadi sono brutti e poco accoglienti. Cosa sarebbe accaduto in Germania se ci fossero state quelle intemperanze? Beh, direi che indietro ne sarebbero tornati molti meno. Lo stadio di Monaco non ha barriere e i bambini, sporgendosi, possono arrivare a chiedere l’autografo ai giocatori che sono in panchina. Sono arrivati tifosi provenienti dalla Germania dell’est, dall’Italia, dalla Francia e dall’Inghilterra, solo per fare qualche esempio, ma non ho mai visto un’invasione di campo nè alcun tipo di incidente».

 

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