La doppietta di Pavoletti è quello che importa, del derby perso invece chissenefrega. A questo punto se Pavoletti è stato pagato quattro milioni di euro, con le due reti alla Samp vale di più. Ha già il cartello “vendesi” stampato sulla fronte oltre al sorrisone perché ogni giocatore che passa di qui sa benissimo che appena fa bene spicca il volo e allora chissenefrega pure della maglia. Freghiamoci le mani, un prestito da qualche amico arriverà e cavoli di Gasperini. Di sicuro c’è la plusvalenza. Come per Sturaro per Iago Falque per Bertolacci, la lista è lunga se si va indietro. Ma sì esageriamo, tanto tre squadre più scarse si trovano per strada, forse ci sono già, forse è pure vero. Ecco il Genoa è questo e tanti altri discorsi stanno a zero come i punti presi in due mesi.
Il derby? Perso male. Squadra sbagliata, Genoa cloroformizzato per un’ora, la solitudine di un Gasperini travolto che ha snaturalizzato la formazione e il suo modo di fare calcio, le tensioni in Gradinata, l’assenza del presidente, errori da giocatori finiti, orgoglio ritrovato solo nel finale. Troppo tardi, vabbè almeno l’umiliazione profonda i rossoblù l’hanno sfangata, ma che tristezza. C’è poco da aggiungere se non vendere appunto Pavoletti o Perotti o tutti e due. In attesa che Perin torni a fare una parata entro il 30 gennaio così parte pure lui. E poi? Esonerare Gasperini? Giocoforza è a rischio e si fanno due nomi di papabili Guidolin e Corini. Vedremo ora per ora. Già il Genoa è condannato a vivere alla giornata, tira a campare probabilmente non può fare altro perché Preziosi non ha soldi per sua ammissione.
Un anno fa girava tutto bene, ora non ne va dritta mezza, va detto così tutti imputati. E allora pane nero e ironia, massì vendiamoci anche Pavoletti, ma la bandiera resta. Il Genoa merita qualcosa in più di uno scenario francamente preoccupante, le risposte devono arrivare da Preziosi, solo lui lo può e lo deve fare.
Giovanni Porcella – Primocanale
