Ospite della Milano Football Week, Alberto Gilardino ha ripercorso la sua chiamata dalla Primavera del Genoa alla prima squadra: «Ho avuto poco tempo: da un giorno all’altro mi sono trovato tra i più grandi. Fin da subito ho cercato di creare sinergia, poi con il tempo ho portato aggiustamenti tecnici e tattici. Ho voluto trasmettere consapevolezza e fiducia alla squadra, anche grazie ai risultati. Ho avuto la fortuna di avere dei giocatori pensanti e giovani di prospettiva: il giusto mix per vincere».
Un passo indietro sugli inizi di carriera: «Finito di giocare, ho subito potuto fare il corso da allenatore, poi ho avuto possibilità di allenare in Serie D per capire se potesse essere un percorso da seguire. Mi è piaciuto – ammette mister Gilardino – partire dal basso ha contribuito a crescere. Alti e bassi che mi hanno permesso di raggiungere il grande traguardo di oggi».
Sul rinnovo contrattuale, Gilardino spiega: «Sono sincero, mi sono messo in gioco col contratto firmato a gennaio. Avevo un’opzione se avessi vinto il campionato, me la sono giocata così ed è andata bene. Ci sarà tempo per sistemare le situazioni».
«Serie A? Qualche pensiero c’è, ma ci sarà modo e tempo per parlarne. La massima categoria è un campionato totalmente diverso dalla Serie B: in cadetteria ho trovato squadre molto forti sulle seconde palle e avversarie che ambiscono a degli obiettivi. Bisogna farsi trovare pronti a livello tecnico e tattico» chiosa Gilardino.