Genoa-Siena, tanto rumore per nulla: solo una piccola multa alla società 

Al Genoa comminata un'ammenda da 30 mila euro per responsabilità  oggettiva, assolti Preziosi, il dirigente Salucci e i giocatori; Sculli squalificato per un mese


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Viene proprio da dire “tanto rumore per nulla”. Dopo le pesantissime richieste del procuratore Palazzi (quasi 1 milione di euro di multe in totale tra società e i giocatori coinvolti e tre mesi di squalifica per Sculli) per i fatti di Genoa Siena dello scorso 22 aprile, la Commissione Disciplinare presieduta da Sergio Artico ha comminato solamente una sanzione di 30mila euro al Genoa per responsabilità oggettiva e ha deciso di non procedere nei confronti di tutti gli altri deferiti. Paga solo Beppe Sculli, squalificato per un mese. Vince quindi la linea difensiva dell’avvocato Mattia Grassani, quella basata sul principio del “ne bis in idem”, secondo il quale un giudice non può esprimersi due volte sulla stessa azione. Ricordiamo infatti che il Genoa venne già punito dal giudice sportivo con la disputa di due partite a porte chiuse.

«Dall’esame della documentazione richiamata emerge, in tutta evidenza – si legge nel dispositivo della Commissione Disciplinare – la totale sovrapponibilità tra i fatti di cui al presente deferimento e quelli portati a conoscenza del Giudice Sportivo, a nulla rilevando, in questa sede, quale sia stato il provvedimento da questi adottato quanto, piuttosto, la circostanza che il Giudice Sportivo abbia avuto tutti gli elementi per valutare ed eventualmente sanzionare i fatti oggi ascritti ai deferiti. All’accoglimento della eccezione consegue l’improcedibilità del deferimento per ne bis in idem».

Per Sculli, invece, sono state accolte, seppur parzialmente, le accuse del procuratore Palazzi sulle frequentazioni del giocatore e dei contatti avuti prima della partita. «Libero lo Sulli di avere le frequentazioni che preferisce e di accettare il rischio delle eventuali conseguenze negative – si legge sempre nel dispositivo federale – quelli descritti configurano, però, comportamenti che violano i principi di lealtà, correttezza e probità che devono improntare i comportamenti dei tesserati e degli atleti nei rapporti comunque riferibili all’attività sportiva. tesserati e degli atleti nei rapporti comunque riferibili all’attività sportiva. Alla affermazione di responsabilità del Sig. Giuseppe Sculli consegue la responsabilità oggettiva della Società Genoa Cricket F.C. S.p.A. ai sensi dell’art.4, comma 2 del CGS». Ecco dunque spiegati i 30 mila euro di multa al Genoa.

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Francesco Patrone

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