Genoa-Parma: meglio il 3-0 a tavolino, la Figc ha perso la faccia

Mettendosi nei panni di un calciatore, costretto ogni giorno a vedere la propria squadra espropriata di tutti i pezzi, sarebbe anche giusto rinviare Genoa-Parma. Perché, obiettivamente, non ci sono le condizioni perché un tesserato possa scendere in campo senza pensare a tutt’altro, al fatto che fra poco perderà il lavoro – vero che molti, ma […]


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Mettendosi nei panni di un calciatore, costretto ogni giorno a vedere la propria squadra espropriata di tutti i pezzi, sarebbe anche giusto rinviare Genoa-Parma. Perché, obiettivamente, non ci sono le condizioni perché un tesserato possa scendere in campo senza pensare a tutt’altro, al fatto che fra poco perderà il lavoro – vero che molti, ma non tutti, hanno raccolto ricchi compensi durante gli anni di carriera – o che nella migliore delle ipotesi non succederà niente per una settimana, che Manenti non vada in Slovenia per comprare le sigarette, che nessuno dica di vendere Defrel-Mauri-Cerri per far fronte ai debiti. Il pignoramento della panchina di Donadoni, degli spogliatoi, della lavanderia, tutto quanto concorre a vedere il calcio come settant’anni fa. Quando mio nonno, allora nella Primavera dell’Atalanta, era costretto ad andare allo stadio a piedi, i cambi non ancora introdotti e le rose erano cortissime.

 A monte il discorso storico, un calciatore può essere turbato da tutto ciò che accade. Ma la realtà è che il Presidente del Parma in questo gioco non conta nulla, perché i calciatori chiedono il rinvio della partita e lo ottengono. Per la seconda volta in due settimane. E la FIGC? Arrivata al venerdì antecedente la gara, dà il suo consenso. Poteva stare bene sette giorni fa, quando gli ispettori – bontà loro – nemmeno conoscevano la gravità della situazione. Nel frattempo qualche passo in più si sarebbe dovuto fare, invece sono solo i creditori (giustamente) a chiedere soddisfazione. Perché questa incapacità di risolvere i problemi? Perché questa mollezza da parte della FIGC? I calciatori hanno il coltello dalla parte del manico perché vedere scioperare un gruppo di calciatori in Mondovisione riporta alla partita fantasma Cile-Russia, non giocata nel 1974: sono passati 41 anni, la storia potrebbe ripetersi, e una grande vergogna per il nostro calcio perpetrarsi. Così, meglio rinviarla a data da destinarsi, perché le televisioni non possono mica proporre (oppure perdere) uno spettacolo del genere. Stavolta la FIGC ha perso la faccia di fronte a chi, negli anni passati, è stato estromesso dal campionato. Perché è facile andare contro i calciatori della Nocerina, un anno fa, escludendola dalla Lega Pro. Un po’ più difficile quando capita in Serie A, con gli occhi di tutti addosso. Una vicenda orripilante: era meglio, e più sensato, il 3-0 a tavolino.

Andrea Losapio

Tuttomercatoweb.com

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