#èsemprederby – Il comandante Sculli muore, ma non si arrende

Beppe Sculli ci ha provato. Come un comandante di una corazzata ha provato a resistere sino alla fine: ma non ha ceduto, è affondato assieme al suo Genoa a cui ha giurato fedeltà. Nella sciagurata gara di domenica nella “fatal” Verona, dove il Genoa ha perso contro Chievo e (appunto e soprattutto) Hellas, l’attaccante ha […]


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Beppe Sculli ci ha provato. Come un comandante di una corazzata ha provato a resistere sino alla fine: ma non ha ceduto, è affondato assieme al suo Genoa a cui ha giurato fedeltà. Nella sciagurata gara di domenica nella “fatal” Verona, dove il Genoa ha perso contro Chievo e (appunto e soprattutto) Hellas, l’attaccante ha provato a resistere, nonostante l’abulia che ha colpito il Grifone. Nella Waterloo rossoblu, ha risposto come il generale Cambronne: “La guardia muore, ma non si arrende”.

E’ tutto suo il merito di aver costretto il difensore scaligero Albertazzi alla seconda ammonizione e alla conseguente espulsione. Poteva essere un episodio della partita da sfruttare, creato ad arte da Sculley, e invece no: il Genoa non è riuscito ad approfittarne: per certi versi è stato forse controproducente. Nella confusione più nera dell’attacco rossoblu, il giocatore ha provato a dare qualche pallone per Gilardino, cercando di creare fastidi agli avversari. Suo il bel colpo di testa, con il pallone terminato vicinissimo alla porta di Rafael. Si vede che il destino era proprio contrario a far entrare il pallone in porta: la dea Eupalla si è dimenticata ieri del Grifone e di Sculli.

Occorre dimenticare (se si può) il Verona. Alle porte c’è il Milan, in ripresa dopo i tre risultati positivi conseguiti la scorsa settimana contro Lazio (pareggio), Fiorentina e Chievo (vittorie). “Beppe gol” fu giustiziere dei rossoneri il 9 maggio di quattro anni fa, quando segnò il gol di una meritata vittoria rossoblu. Forse potrebbe toccare a lui un’altra occasione per conquistare un risultato positivo contro i rossoneri. Sculli dovrebbe essere in campo al Tempio, per lottare assieme ai compagni e per dare filo da torcere agli uomini di Seedorf. E (si spera tanto) per regalare una gioia ai tifosi, dopo la debacle sofferta in riva all’Adige.

Marco Liguori

Tratto da “#èsemprederby” su Genoasamp.com

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