Ha appena concluso la lunga apnea da calciomercato estivo, tra scoop, indiscrezioni e conferme. Carmine Rossi, uno dei giovani giornalisti della redazione di Sky Sport, ha parlato in esclusiva con PianetaGenoa1893 della sessione appena conclusa e della sua griglia in Serie B.
«È stato un calciomercato ricco. Naturalmente più all’estero rispetto all’Italia, ma anche noi ci siamo difesi bene. Ovvio, è un mio parere e dunque del tutto opinabile, ma credo che aver portato in Serie A un giocatore come Di Maria e aver evitato di perdere un gioiello come Dybala, sia stato un segnale importante. Certo, non siamo ancora a livello delle top leghe europee, ma in termini di appeal forse qualcosa sta migliorando».
Mai come quest’anno la Serie B è di altissimo livello. Quale colpo ti ha impressionato di più?
«Sarò banale, lo ammetto. Credo però che Fabregas al Como sia stato il classico “colpo a effetto” che il calciomercato della B ci ha regalato – commenta Rossi -. Non è più giovanissimo, ma il solo fatto di sapere di averlo nello spogliatoio permette a tutti di avere una consapevolezza maggiore dei propri mezzi”.
Veniamo direttamente all’argomento Genoa: la proprietà americana ha consegnato a mister Blessin una bella rosa. Che giudizio dai alle mosse della società rossoblù?
«Al mercato del Genoa do 8. Si è assicurato un bomber per la categoria come Coda, ha strappato a una diretta concorrente Aramu e si assicurato uno dei profili più interessanti della Juventus per il futuro, ovvero Dragusin. Se poi Puscas dovesse trovare la giusta continuità, può essere un fattore per tutta la stagione».
Pensi che con Coda, Aramu, Puscas e Yalcin, uniti ai confermati Ekuban e Yeboah, finalmente il Genoa possa dimenticare il cronico mal di gol che l’anno scorso ha pesato con la retrocessione? Lo reputi il miglior reparto offensivo della Serie B quest’anno?
«Se questa squadra non dovesse trovare la via del gol con “facilità” anche con questo reparto offensivo, allora significherebbe che i problemi sono altrove. Forse non è l’attacco più forte della B, ma è sicuramente il più folto e quello dal potenziale maggiore e che concede il maggior numero di scelte al proprio allenatore».
Siamo a settembre, proviamo a sbilanciarci con una griglia sulla promozione?
«Per i primi due posti credo che sarà un discorso riguardante Cagliari e Genoa. Per evitare di cadere nell’ovvio, ti dico anche due nomi di altrettante squadre che forse potrebbero mettere i bastoni tra le ruote. Il primo è quello della Reggina. Un mercato intelligente e oculato che ha portato in Calabria giocatori di spessore: il mio unico dubbio, se così lo vogliamo definire, riguarda le capacità di Inzaghi di tenere sempre tutti sulla corda. Il secondo invece è quello del Parma. Pecchia sa come si vince un campionato senza partire con i favori del pronostico…».