Sul sito del Corriere dello Sport, Alfredo Pedullà riporta il retroscena dell’esonero e della successiva riconferma di Aurelio Andreazzoli sulla panchina del Genoa. Il giornalista scrive «Dopo aver memorizzato che il suo datore di lavoro sta scegliendo il sostituito giocando con i bussolotti, si interroga per quale motivo come minimo non venga avvertito. E sollevato. Poi scopre che, a poche ore dall’allenamento, glielo cancellano, mentre lui magari sta preparando appunti nel bel mezzo della malinconia da predestinato al licenziamento. Lo avvertono con la sensibilità di un elefante: avevi due giorni liberi, te ne diamo un altro. Traduzione: così scegliamo meglio il tuo sostituto».
Pedullà aggiunge la conclusione della vicenda: «Ma poi, state comodi in poltrona e sorseggiate una camomilla, al terzo mancato accordo (Guidolin dopo Gattuso e Pioli) il fantasioso Preziosi si arrende e chiede allo sfiduciato, avvilito, vituperato e praticamente “esonerato” Andreazzoli di presentarsi all’allenamento di oggi».
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