Com’è cambiata la Primavera del Genoa rispetto alla scorsa stagione

I Grifoncini di mister Agostini si radunano ad Arenzano, fase due a Tavarone

Genoa Primavera Agostini
La Primavera del Genoa batte il Brescia, l'esultanza di mister Agostini (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Le stagioni del calcio sono come le pagine di un libro: che siano belle o meno piacevoli, si finisce sempre per portarsi l’indice tra le labbra, inumidirlo e voltarle. Nuovo anno, nuove sfide e nuovi obiettivi. La Primavera del Genoa riparte con il raduno ad Arenzano, campo di battaglia dell’avvincente promozione nel massimo campionato giovanile: pioveva, il giorno dell’agonica rimonta al Brescia che lastricò la strada del primo posto. E anche oggi il cielo ha lo stesso colore plumbeo. Un segno che i romantici del pallone interpretano in senso benevolo. Quel giorno Accornero incantò il pubblico come facevano i calciatori tecnici di una volta: giocate di classe, sterzate e improvvise accelerazioni palla al piede. Tre mesi dopo è diventato un professionista nella palestra pescarese di Zeman, in Serie C, e sembra che le sue doti tecniche e struttura fisica siano perfette per il tipo di calcio professato dal boemo.

Il «talento puro» genovese, per citare mister Gilardino, è uno dei molti ragazzi che il Genoa ha prestato ad altre realtà sino a pochi giorni fa pendenti sul crinale che divide il neo-dilettantismo (depredato dalla terrificante riforma Spadafora) dal professionismo a causa dell’aberrante gestione italopiteca dei carichi giudiziari relativi alle iscrizioni. Debenedetti, ad esempio, giocherà nel Mantova riammesso in Serie C in luogo del Pordenone, quasi fallito per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, benché nessuno abbia idea della data d’inizio del campionato; per non parlare del Lecco di Brayan Boci la cui afferenza di lega è nelle mani della giustizia ordinaria, Tar e Consiglio di Stato, sino al 29 agosto. Queste gravi incertezze, oltre a ledere le aspettative delle società coinvolte, danneggiano i tifosi e lo sviluppo dei giovani in campionati-trampolino di sana “provincia” di vitale importanza per tutto il movimento calcistico nazionale.

Al Genoa, però, non ci sono solo partenze o promozioni in prima squadra, come per Lipani: la Primavera 2023-2024 avrà alcuni punti fermi come il portiere Simone Calvani, in attacco Seydou Fini (classe 2006) e il greco Papadopoulos, a centrocampo Palella, protagonisti della cavalcata dello scorso anno. Restano in rossoblù anche Arboscello, Bornosuzov, Sarpa e Pittino. Tra i calciatori genoani prestati figurano anche Lattuchella al Treviso che torna in D dopo dodici anni, Mosole al Forlì e il portiere Sattanino al Derthona in Serie D, Gagliardi e l’ex capitano Gabriele Calvani al Pontedera in Serie C. Infine i calciatori che hanno lasciato definitivamente la Primavera risultano Bogunovic (FK Vojvodina), Orlandi (Pro Palazzolo in D), Cagia (svincolato), Bolcano (Trapani in D), Ambrosini (Pontedera) e Scaravilli (Inter Primavera). L’organico sarà completato da calciatori provenienti dall’Under 18 del Genoa, come l’attaccante Pessolani, e da nuovi giocatori, tra i quali Noham Abdellaoui, Leonardo Ferroni e Joao Gonçalinho dal Belenenses.

La stagione della «straordinaria Primavera», come l’ha definita di recente il confematissimo mister Alessandro Agostini a Cusano Italia Tv, è ormai alle spalle. Voltiamo su una nuova pagina, tutta da scrivere.

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