Nel silenzio dovuto e doveroso del Ferraris il Genoa parte forte e in poco meno di venti minuti mette a segno le due reti che valgono i primi tre punti del campionato. I rossoblu sembrano partire a pieno ritmo, e infatti così è stato: prima Piatek su assist di Criscito e poi il perfetto diagonale di Kouame mettono il risultato al sicuro, nonostante un Empoli aggressivo e lucido che non ha mai mostrato segni cedimento. I toscani, sotto di due reti, hanno mantenuto per quasi tutta la gara il controllo della zona mediana, mentre i rossoblu hanno risposto con una fase difensiva più solida e una maggiore freddezza sotto porta.
Cosa va
Piatek segna la quinta marcatura in sole due gare ufficiali mettendo in evidenza senso del gol e della posizione, oltre che rappresentare un punto di riferimento per l’intera squadra. Kouame, ancora un po’ acerbo tatticamente, si è dimostrato capace di dare ritmo alla manovra offensiva con le sue accelerazioni.
La fase difensiva si conferma collaudata e punto di forza sulla quale impostare la stagione. Criscito ha portato anni di Champions sulla corsia sinistra, Biraschi è stato l’uomo in più.
Pandev sulla trequarti crea superiorità numerica e conquista falli su falli.
Cosa non va
Il centrocampo soffre il palleggio empolese. Si sente la mancanza di un elemento di regia capace di smistare palloni e soprattutto di dettare i tempi.
Nel secondo tempo vi è stato un calo di ritmo, giustificabile visto che il Genoa ha spostato la partita sul contenimento, rispetto al primo (dove comunque si è registrata un po’ di sofferenza in mezzo al campo).