Blessin resta: ora dovrà compattare il Genoa per battere il Cittadella

I tifosi sono rimasti storditi dalla decisione di Spors: sono giustamente arrabbiati ma dovranno convenire che coerenza e fiducia sono sentimenti importanti

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Blessin ha vinto. Rimarrà a guidare il Genoa fino al 26 dicembre, forse. Avrà certamente un compito arduo: insegnare alla sua squadra di “dilettanti” a diventare professionisti perché il traguardo deve essere la promozione.
Ce la farà? Non v’è dubbio che la società ha rischiato molto a confermare il tecnico, ma anche dimostrato una sua dignitosa coerenza. Il che dovrebbe insegnare molto anche al nostro calcio. Ricordate i 10 allenatori cambiati da Preziosi in due anni? La fiducia è una gran cosa, se la si valuta in tutta la sua grandezza: la fiducia non la si dà a tempo: o la si concede o non la si concede, non esistono vie di mezzo.
I 777 Partners hanno portato da noi un modo nuovo di concepire il calcio, non soltanto un business, ma una realtà certo anche caratterizzata da un senso di famiglia, nella quale ognuno ha i suoi ruoli e questi ruoli sono osservati e mai contestati. Spors è il direttore generale di tutto il gruppo: ha deciso di confermare Blessin e così la società ha accettato.
Ma poi, via, si ricomincia tutti uniti.
Certo i tifosi sono rimasti storditi: sono giustamente arrabbiati ma dovranno convenire che coerenza e fiducia sono sentimenti buoni che si sono riversati, da parte della società, anche verso di loro.
Vedremo adesso se Blessin e i giocatori hanno capito cosa sono la fiducia e la coerenza ed avranno la forza di uscire da quella brutta situazione (virtuale, per fortuna) di “dilettanti” e considerarsi finalmente professionisti veri, come per altro avevano fatto capire di esserlo all’inizio del campionato.
Ancora un’osservazione: è vero che il Genoa ha conquistato due punti nelle ultime quattro giornate, ma è anche vero che è ancora al terzo posto e se domenica battesse il Cittadella e se Brescia e Ternana dovessero perdere punti , i rossoblù potrebbero agguantare il secondo posto.
Dunque, via, prendiamo un pizzico di ottimismo. Lo vuole il presidente Zangrillo, lo vogliono i dirigenti a Miami, i tifosi che non mancheranno certo allo stadio perché nella loro fede, il Genoa è soprattutto un loro patrimonio.
Vittorio Sirianni

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