PEDULLA’: «Tema da approfondire, Preziosi spende Berlusconi no»

Su Datasport.it Alfredo Pedullà offre un interessante spunto di discussione sul modo di svolgere la campagna acquisti del presidente genoano Enrico Preziosi e di quello del patron del Milan Silvio Berlusconi. E’ arrivato. Chi? Boateng. Dove? All’allenamento del Milan. Lo hanno visto? Sì, di passaggio. Dentro un’autovettura inaccessibile agli sguardi indiscreti. Blindatissimo, nascosto, quasi sequestrato. […]


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Su Datasport.it Alfredo Pedullà offre un interessante spunto di discussione sul modo di svolgere la campagna acquisti del presidente genoano Enrico Preziosi e di quello del patron del Milan Silvio Berlusconi.

E’ arrivato. Chi? Boateng. Dove? All’allenamento del Milan. Lo hanno visto? Sì, di passaggio. Dentro un’autovettura inaccessibile agli sguardi indiscreti. Blindatissimo, nascosto, quasi sequestrato. Boateng andrà al Milan, ma non è ancora del Milan. C’è l’accordo con il Genoa, però manca l’annuncio. E allora siamo alle comiche: il centrocampista ghanese con passaporto comunitario sfugge all’assalto dei tifosi che, presenti a Milanello, si aggrappano quasi ai vetri oscurati nel tentativo di sbirciarlo, mentre l’autista sgomma per non lasciare traccia.

Vorrei scherzare: quanto chiederanno per il riscatto? Sono un ammiratore di Galliani e Braida, ricordando i vecchi tempi: ragionavano da Milan e studiavano qualsiasi particolare per mandare i rossoneri sul tetto del mondo. Grazie alla cassaforte sempre aperta di Silvio Berlusconi. Capisco i tempi di austerity, la frenata dal Cavaliere, le esigenze di bilancio e la necessità di aspettare il 2011 quando si “libereranno” circa novanta milioni di euro lordi.

Capisco tutto, tranne alcune cose. Una in particolare: se manca l’annuncio, che senso ha portare Boateng a Milanello e poi negarlo all’abbraccio della folla? Mah. Qualcuno mi aiuti. Siccome cerco di stare attento a qualsiasi particolare, e non violento la mia (la vostra) curiosità, sono sincero quando dico che non ho capito. Avrebbero potuto nascondere Boateng in qualsiasi posto, evitando un passaggio poco utile all’immagine di una società come il Milan che a certe cose ci tiene.

C’è un altro particolare che merita un approfondimento. Sul sito e in radio spesso mi assalgono con domande del tipo: ma dove li ha trovati i soldi Enrico Preziosi per fare quegli investimenti? Premesso che non ho la contabilità del patron del Genoa, e non mi compete averla, credo sia poco carino avanzare sospetti senza lo straccio di un paio di indizi. Preziosi, fino a prova contraria, ha speso soldi suoi. Come osservatore di mercato mi interessa una sola cosa: il Genoa ha costruito un’ottima squadra, complimenti a Preziosi. Le altre interpretazioni sono chiacchiere. Esempio: se il Genoa ingaggiasse un attaccante di spessore, ricominceremmo con il tormentone. Dove ha preso i soldi Preziosi, chi glieli ha dati, se li è fatti prestare? Ho l’impressione che l’invidia sia una brutta roba.

Preziosi spende, Berlusconi no: forse sarebbe il caso di approfondire questo tema. Stamattina mi sono svegliato con un desiderio: spero che il Milan non sia costretto ancora a nascondere Boateng. Pagate il riscatto, liberatelo. E mostratelo ai tifosi.

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