NUOVO STADIO/MATTEOLI: «L’Enac è molto preoccupata perché è troppo vicino all’aeroporto»

Secondo il ministro dei Trasporti si dovrebbe trovare un'area più adatta per l'impianto. Garrone: «Questa è una città  in cui se c'è un progetto molto importante nascono mille veti, lacci e lacciuoli»


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«L’Enac mi ha manifestato molte perplessità, e, francamente, uso questo termine che è un po’ un eufemismo». Così si è espresso il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Altero Matteoli, durante la cerimonia di apertura del quarantanovesimo Salone Nautico Internazionale, sul progetto del nuovo stadio a Genova presentato dal presidente della Sampdoria Riccardo Garrone. «L’Enac è molto preoccupata del sito perché è molto vicino all’aeroporto. Però non ho ancora ricevuto un parere ufficiale. Ho parlato anche con coloro che sono interessati a realizzare questo impianto che io ritengo importante realizzare». Secondo il ministro occorrerebbe individuare un’area più adatta per realizzare il nuovo impianto. «Non è soltanto uno stadio di calcio – ha proseguito Matteoli – è una infrastruttura che crea occupazione, lavoro. Non ci si va soltanto per giocare la partita la domenica ma serve anche per una serie di iniziative piccole o medie imprenditoriali. Certo bisogna individuare il sito giusto. Aspettiamo il giudizio definitivo di Enac e poi vediamo».

Poco dopo, sempre dal Salone nautico, ha risposto Garrone. «C’è tanta confusione. Noi intendiamo fare lo stadio, secondo il nostro progetto, all’aeroporto. Stiamo a vedere. Le parole del ministro sono di conforto. Del resto anche Renzo Piano, prima che noi pensassimo a Sestri per la realizzazione del nuovo stadio, lo aveva già collocato lì nel suo affresco». Il patron dell’altra squadra genovese ha anche parlato della situazione di Marassi, il quartiere dove sorge il glorioso stadio “Luigi Ferraris” che la tifoseria genoana non ha alcuna intenzione di voler abbandonare. «Si possono fare cose straordinarie per riqualificare l’intero quartiere. Di questo si parla nella convenzione con Preziosi firmata dal sindaco e approvata dalla giunta. Ma riqualificazione significa un’utilizzazione in modo molto rispettoso delle necessità degli abitanti del quartiere, in modo che portino anche a progetti economici, perché non si può investire a vuoto, dato che sono iniziative dei privati». Garrone ha concluso con una punta di amarezza: «Comunque questa è una città  in cui se c’è un progetto molto importante nascono mille veti, lacci e lacciuoli, si fa tanto fumo. Ognuno crede di avere la soluzione in mano».

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