Lotito e Tavecchio, i vincitori delle elezioni Figc

Secondo Panorama.it il documento redatto dai 9 club dissidenti e le parole del presidente del Coni Malagò non sono servite a nulla per un cambio di direzione in Figc. “Tavecchio partiva in vantaggio – scrive il sito del settimanale – potendo contare sul blocco della Lega Nazionale Dilettanti che vale il 34% dei voti in assemblea, […]


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Secondo Panorama.it il documento redatto dai 9 club dissidenti e le parole del presidente del Coni Malagò non sono servite a nulla per un cambio di direzione in Figc. “Tavecchio partiva in vantaggio – scrive il sito del settimanale – potendo contare sul blocco della Lega Nazionale Dilettanti che vale il 34% dei voti in assemblea, e in vantaggio è rimasto. Anzi, nelle ultime ore il margine dovrebbe essere cresciuto garantendogli un successo con una percentuale significativamente superiore alla soglia del 50% più uno, necessaria in terza votazione”. Dunque Tavecchio sembra destinato a prevalere su Albertini nelle elezioni che si terranno oggi.

Il vero vincitore di questa elezione è Claudio Lotito. Oltre ad aver caldeggiato la nomina di Tavecchio alla poltrona di numero uno del calcio italiano avrà anche un altro ruolo. Il presidente della Lazio dovrebbe avere anche l’incarico di vicepresidente federale dopo quella della Lega Calcio (potrebbe spuntarla alla fine Abodi) “nel summit notturno all’Hotel Hilton di Roma – si legge su Panoarama.it – ha ottenuto il via libera per la gestione di tutte le nazionali. Una sorta di riformatore di Casa Italia sulla falsa riga di quanto fatto nell’ultimo triennio con il settore giovanile della sua Lazio, i cui brillanti risultati sono evidenti. Scudetti e coppe in serie per un vivaio che sino a qualche anno fa era diventato terreno di caccia e di razzia per mezza Italia. Lotito punta a creare una vera e propria accademia azzurra simile ai modelli spagnoli e olandesi. L’idea presentata è piaciuta ai presidenti delle varie leghe e nelle prossime ore verrà esposta ufficialmente. La nuova grande sfida di colui che in dieci anni è passato dalla gestione di un’impresa di pulizie al ruolo di uomo forte del calcio italiano. Sognando per il futuro lo sbarco in politica: Lotito non conosce limiti ed è pronto e estendere i propri domini oltre il mondo del pallone.”.

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