CONTO TV: «Perché l’Antitrust non ha trovato prima una soluzione sui diritti tv?»

Riceviamo e pubblichiamo da Marco Crispino, amministratore unico Conto Tv Il TAR del Lazio ha severamente censurato il modo con cui l’Antitrust ha frettolosamente chiuso l’istruttoria avviata sulla cessione dei diritti satellitari sulle partite di Serie A. L’Antitrust ora annuncia di voler ricorrere al Consiglio di Stato. E’ un suo diritto. Conto TV rileva solo […]


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Riceviamo e pubblichiamo da Marco Crispino, amministratore unico Conto Tv

Il TAR del Lazio ha severamente censurato il modo con cui l’Antitrust ha frettolosamente chiuso l’istruttoria avviata sulla cessione dei diritti satellitari sulle partite di Serie A. L’Antitrust ora annuncia di voler ricorrere al Consiglio di Stato. E’ un suo diritto.

Conto TV rileva solo che se l’Antitrust avesse dedicato alla individuazione di una soluzione effettivamente rispettosa della

concorrenza un decimo delle energie profuse in sede giudiziaria, probabilmente non ci si troverebbe in questa situazione.

Per chi non la avesse letta o non avesse voglia di leggerla tutta riportiamo qualche punto della sentenza del TAR Lazio: 

– “La definizione di piu’ pacchetti tra loro equilibrati in ciascuna piattaforma avrebbe invece potuto stimolare la competizione

nell’acquisizione e nello sfruttamento dei diritti.”

– “Se è vero che la scelta dell’Autorità amministrativa costituisce una valutazione di opportunità alla quale il giudice amministrativo non può sovrapporre una propria autonoma valutazione, è altrettanto vero che l’azione amministrativa discrezionale è sindacabile in sede di giurisdizione di leggittimità, oltre che per violazione di legge, anche per illogicità, irragionevolezza o travisamento dei fatti nonché per carenza di motivazione o di istruttoria.”

– “La determinazione dell’Agcm di accettare gli impegni della Lega senza accertare l’infrazione e’ per il tar contraddittoria con le ragioni che hanno indotto l’Autorità stessa ad avviare il procedimento e pertanto si presenta manifestamente illogica.”

– “Il Collegio è dell’avviso che l’azione amministrativa sia stata complessivamente contraddittoria e, per tale motivo, illogica, in quanto, a fronte della infrazione ipotizzata nell’atto di avvio del procedimento ha poi chiuso il procedimento rendendo obbligatori impegni che ictu oculi non appaiono idonei a far venire meno i profili anticoncorrenziali oggetto dell’istruttoria.”

– “Gli impegni riguardanti i diritti audiovisivi per il campionato di serie B non sono neanche “astrattamenti idonei” ad incidere sui profili anticoncorrenziali manifestati nell’atto di avvio del procedimento.”

– “L’unico punto della motivazione coerente con i profili di anticoncorrenzialità ipotizzati nella delibera di avvio dell’istruttoria è

costituito dal punto 60 del provvedimento impugnato, il quale, però, si rivela contraddittorio con la comunicazione di avvio e, in specie, con i punti 45 e 47 della stessa.”

I Calabresi sono tutti uguali. Difficilmente si arrendono. Mi spiace ma questa volta il Calabrese di Piazza Verdi ha torto marcio.

Facciamo notare ai distratti che le azioni dell’Antitrust ormai arrivano sempre al momento “giusto”: L’accettazione degli impegni arrivò in tempo di record il giorno prima dell’udienza finale alla Corte d’Appello. Domani siamo al Tribunale di Milano e oggi annunciano il ricorso… Sarà una coincidenza ? 

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