Codacons: ai giocatori va decurtato lo stipendio. Sconto ai tifosi su abbonamenti

L'associazione dei consumatori spiega in una nota che ai calciatori va praticato un taglio di 1/38° per l'astensione dal lavoro, come per qualsiasi categoria di lavoratori.


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E’ evidente che se la prima di campionato di serie A dovesse saltare per via dello sciopero dei calciatori il loro stipendio dovrà essere decurtato di un trentottesimo, pari alla partita in meno giocata sulle 38 gare di campionato.

Ad ogni lavoratore di questo mondo che sciopera, infatti, viene decurtato parte del salario, dato che le retribuzioni sono il corrispettivo della loro costante prestazione di servizio. Una giornata di sciopero implica, quindi, la trattenuta in busta paga di una giornata di lavoro. Ecco perchè una partita in meno deve significare stipendio più basso! Troppo comodo, insomma, scioperare senza alcuna perdita economica! Quindi, a puro titolo di esempio, Totti, invece di percepire l’ingaggio previsto di 5 milioni di euro annui, dovrà “rinunciare” a 131.000 euro, Buffon, invece di 6 milioni, dovrà lasciare sul campo 157.000 euro, a Robinho dovranno essere decurtati “appena” 105.000 euro sui 4 dell’ingaggio, a Julio Cesar (4,5 milioni netti all’ anno) 118.000 euro, mentre Ibrahimovic avrà il privilegio di dare alla causa 236.000 euro sui 9 che percepisce.

“Tutti facciamo sacrifici. Non si capisce perchè nel mondo del calcio questa realtà non debba valere. Inoltre non si spiega come mai tutti criticano lo sciopero generale, partiti di opposizione compresi, e nessuno critichi questo sciopero” ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

Stesso discorso vale a maggior ragione per i tifosi che hanno pagato un regolare abbonamento per vedere le 19 partite di campionato giocate in casa e che ora hanno diritto a vedersi restituito 1/19° dell’abbonamento pagato, ossia la quota parte di quanto non usufruito.

Se le società di calcio non sentissero ragioni, il Codacons annuncia fin d’ora l’intenzione di offrire assistenza legale affinchè i tifosi ottengano non solo la restituzione di parte dell’abbonamento, come è loro diritto, ma anche gli interessi legali ed il danno esistenziale subito per aver perso il primo incontro della loro squadra del cuore.

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