Le istituzioni dei giornalisti: «Caro Preziosi non siamo i suoi giocattoli»

Riprendiamo integralmente da www.associazioneliguregiornalisti.org ASSOCIAZIONE LIGURE DEI GIORNALISTI-Fnsi USSI GRUPPO GIORNALISTI SPORTIVI LIGURIA ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LIGURIA CASO GENOA, PREZIOSI VA IN FUORIGIOCO I GIORNALISTI NON SONO I SUOI GIOCATTOLI Prima un opinionista di Telenord, poi i giornalisti de Il Secolo XIX, ieri sera un collega de il Corriere Mercantile e, nuovamente, un opinionista dell’emittente. […]


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Riprendiamo integralmente da www.associazioneliguregiornalisti.org

ASSOCIAZIONE LIGURE DEI GIORNALISTI-Fnsi

USSI GRUPPO GIORNALISTI SPORTIVI LIGURIA

ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LIGURIA

CASO GENOA, PREZIOSI VA IN FUORIGIOCO

I GIORNALISTI NON SONO I SUOI GIOCATTOLI

Prima un opinionista di Telenord, poi i giornalisti de Il Secolo XIX, ieri sera un collega de il Corriere Mercantile e, nuovamente, un opinionista dell’emittente.

Il presidente del Genoa Cfc, Enrico Preziosi, non si smentisce: o con lui, o contro di lui. Non solo: giudizi pesanti, un linguaggio per così dire colorito, lezioni di professionalità, di morale e sulla vita privata.

E’ accaduto nuovamente ieri sera durante la trasmissione sportiva di Telenord nel corso della quale il patron del Genoa ha imposto di potere continuare a parlare facendo sospendere la messa in onda della pubblicità.

I giudizi e le espressioni nei confronti del giornalismo genovese, appartengono alla cultura del signor Preziosi. Lui come altri, abituati al calcio mercato, ad assumere e licenziare calciatori, allenatori, dirigenti, come figurine e giocattoli, evidentemente non tollera opinioni e critiche diverse dal suo pensiero. Sarebbe cosa buona e giusta che tutti i giornalisti, a prescindere dalla testata, dimostrassero quantomeno di non condividere questi atteggiamenti abbandonando tutte le conferenze stampa e trasmissioni, calcistiche, politiche e di qualsiasi altro genere, fino a quando non viene ripristinato il rispetto del lavoro e della persona.

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