La grande festa dei tifosi

Dopo 17 anni il ritorno in Europa passando per la Serie C


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 Una notte così i tifosi rossoblù l’hanno attesa 17 anni. In mezzo è successo di tutto. Uno spareggio perso a Firenze contro il Padova, la retrocessione in serie B, cinque presidenti diversi, 12 anni di cadetteria e poi una promozione trasformata addirittura in serie C e la risalita, con il doppio salto assieme al Napoli. Sino al quarto posto dell’ultimo campionato, al ritorno di Milito e alla sua definitiva partenza. Poi ieri sera, si sono risvegliati. Perchè la notte europea ha convinto anche i più scettici: questa squadra andrà lontano.

Qualcuno dopo le partenze estive aveva storto il naso, poi gli infortuni d’agosto e così il rischio di iniziare male una stagione difficile era reale. Senza contare l’emozione della prima volta per molti giocatori. Emozione che si è vista in campo nei primi minuti , ma la fortuna aiuta gli audaci e il Genoa di certo si può dire che squadra timida non è. Così il gol propiziato da Moretti ha dato il via alla grande festa. Quasi una liberazione per i tifosi ma non solo. La tensione palpabile si è sciolta e i ragazzi di Gasperini hanno inizato a macinare gioco, il loro gioco. Palla a terra e velocità, con alcune sorprese positive che hanno esaltato il pubblico sugli spalti.

Nessuno infatti potrà negare che quella di ieri sera è stata la notte di Figueroa, ma in campo c’è stato anche un’altro argentino in gradio di entusiasmare il Ferraris: Rodrigo Palacio. Veloce, sempre pronto, già con un’otimo dialogo con i compagni e non solo con Figueroa. Palacio è piaciuto dimostrando i perché della delusione dei tifosi del Boca alla sua partenza. Ed era solo alla prima partita ufficiale.

Non si sono sentite alla fine le assenze di giocatori importanti – solo che in tribuna si vedevano Crespo e Palladino -, ma soprattutto si è capito che questa squadra quando avrà macinato un po’ di gare potrà tenere testa a chiunque. Adesso però bisognerà confermarsi, sia in campionato domenica sera contro la Roma, ma in particolare nella gara di ritorno, quando si dovrà tenere conto che non è ancora tutto deciso. Ma questo il Genoa lo sa, e non ha nessuna intenzione di abbassare la guardia ad un passo dal primo traguardo stagionale. E lo sanno i tifosi che hanno ritrovato le notti europee, dopo 17 anni di sofferenze: ora il passato può essere solo un lungo applauso come quello per Osvaldo Bagnoli in tribuna, e non più l’unico ricordo da raccontare. Adesso è tempo di guardare avanti per il Grifone.

 

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