C’era una volta la Juve, nella vita di Mimmo Criscito. “Furono sei mesi non facili quelli vissuti in bianconero con la prima squadra. Ma quella esperienza mi è servita a crescere e costruirmi”. Poi il destino prese altri colori, la forma mito…logica di un Grifone. Ecco i suoi spazi, le sue soddisfazioni: “Sino a debuttare in nazionale e sperare di essere convocato al Mondiale. Non sarà facile…”. Genoa e Juve decideranno tra pochi mesi. “Sono a metà, comproprietà libera. Si metteranno d’accordo, visti i rapporti: rispetterò la scelta che verrà presa”. La partita di domenica è “speciale contro una grande come la Juve. Ma noi siamo in salute e andiamo per fare risultato, senza paura. Non c’è da fidarsi di quei campioni, e poi stanno recuperando pezzi importanti”. La sfida nella sfida? Sotto gli occhi (azzurri) di Lippi o di qualche inviato speciale: quella (in)diretta con Grosso. “Lui è un campione da cui ho solo da imparare. Vedremo se sarò capace di conquistarmi, strada facendo, un posto nei 23 per il Sudafrica. Passa per le prestazioni col Genoa”. Rivedrà “Iaquinta col quale ho trascorso le vacanze di Natale” e tanti amici. “Come De Ceglie, Giovinco e Marchisio”. Vietato bestemmiare, tolleranza zero sui campi. “Giusto non lasciarsi andare, sono contrario alle bestemmie”. La difesa rossoblù ha scavato un bunker intorno all’area di rigore. “Stiamo lavorando sotto l’aspetto difensivo, finalmente c’è più tempo per provare e l’arrivo di Dainelli ha dato solidità. Ma conta il contributo di tutti, centrocampisti e attaccanti compresi”.
