Nicolas Burdisso ha inaugurato il nuovo anno sportivo con una conferenza stampa a Villa Rostan, raccolta da Radio Nostalgia: “Sto vivendo uno dei momenti più belli della mia vita, ho lavorato tanto per arrivare a 35 anni e giocare ancora. Il segreto? Al Genoa quando gioco, mi diverto. Per me inizia la diciottesima stagione. Abbiamo voltato pagina con un mister che vuole far bene e una società in costante miglioramento” spiega il capitano.
“Siamo abituati alle cessioni – aggiunge l’argentino – credo sia il punto di forza del Genoa: capisco che per i tifosi sia dura ma è il calcio di oggi. La piazza rossoblù non perdona, però ti può dare tantissimo“. Cosa cambierà rispetto all’anno scorso? “Difficile prevederlo, dobbiamo conoscere il mister reciprocamente. L’anno scorso è stato positivo per tutti noi“.
De Maio è stato ceduto e ha lasciato un messaggio d’affetto evidenziando come lo spogliatoio del Genoa faccia la differenza. C’è un rituale specifico per l’ultimo arrivato? “Innanzitutto bisogna fargli capire la storia del Genoa. La città suda calcio ventiquattro ore al giorno, ogni partita deve essere affrontata al massimo. Nello spogliatoio l’atmosfera è buona ma non l’ho creata io: lì dentro ci sono tanti capitani“.
Capitolo Jurić, Burdisso spiega: “Ha tantissimo entusiasmo, viene da un’impresa impossibile da Crotone. É un vero genoano, l’ho incontrato da calciatore in campo. La società ha scelto un allenatore che s’allinea al predecessore Gasperini. Siamo a completa disposizione di Jurić, anche se vorrà cambiare qualcosa. Obiettivi? Per il momento formare la squadra e vivere di piccoli traguardi, come ad esempio chiudere la stagione davanti alla Sampdoria per il terzo anno consecutivo. Il Ferraris deve continuare a essere il nostro uomo in più“.
“Siamo tutti sotto esame, pure io che sono il capitano: è questo il bello del calcio, non ci sono favoritismi” chiosa Burdisso.
Ecco il file intervista di capitan Burdisso, gentilmente concesso da Radio Nostalgia.
