Quando il Genoa venne beffato nel finale da una rete del blucerchiato Mario Sabbatella

Quando nel corso del settimo minuto di recupero della ripresa l’argentino Mauro «il retrocessore» Boselli segnò domenica 8 maggio 2011 la rete della vittoria nel derby per il Genoa, ridotto in dieci uomini da alcuni minuti per l’espulsione di Giandomenico Mesto, i tifosi rossoblù più anziani vissero quella rete come una sorta di nemesi della […]


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Quando nel corso del settimo minuto di recupero della ripresa l’argentino Mauro «il retrocessore» Boselli segnò domenica 8 maggio 2011 la rete della vittoria nel derby per il Genoa, ridotto in dieci uomini da alcuni minuti per l’espulsione di Giandomenico Mesto, i tifosi rossoblù più anziani vissero quella rete come una sorta di nemesi della rete realizzata domenica 22 aprile 1951 da un altro argentino, Mario Sabbatella, a parti invertite, che, come sarebbe accaduto sessant’anni dopo per i blucerchiati, aveva dato un durissimo colpo alle speranze di salvezza del Genoa, che al termine del campionato avrebbe accompagnato la Roma (sempre in Serie A nella sua storia fuorché nella stagione successiva) nella serie cadetta. L’incontro venne preceduto, nel quadro delle celebrazioni del Cinquecentenario della nascita del grande navigatore genovese Cristoforo Colombo, dalla cerimonia di inaugurazione ufficiale del piano rialzato dei Distinti, a cui partecipò il genoanissimo sindaco della città on. Gelasio Adamoli, che in gioventù si era trasferito come studente universitario nel capoluogo della Liguria dalla natia Irpinia per poter seguire dal vivo le gesta di un Genoa di ben altra caratura. La sfida fu caratterizzata dal diverso atteggiamento dei tre ex in campo, che fino alla stagione precedente avevano militato nelle fila dell’altra squadra cittadina: determinato al punto giusto quello del blucerchiato Vittorio Bergamo, che aprì le marcature dopo quattro minuti con un tiro parabolico su calcio di punizione, nervosissimo quello dei due genoani, il portiere Pietro «Piero» Bonetti, che venne ammonito al 6’ del 2° tempo per aver rifilato un calcio a Basilio Parodi, da cui era stato disturbato in una parata, e dell’attaccante Giuseppe «Pinella» Baldini, che fu espulso al 26’ della ripresa per aver rifilato un calcio a Luigi Bertani dopo averne subito un anticipo. Nonostante un inizio choccante (al 14’ del 1° tempo Adriano «Nano» Bassetto aveva raddoppiato) e l’inferiorità numerica, il Genoa era riuscito a riequilibrare le sorti dell’incontro (alla rete di Mario De Prati nel finale della prima frazione si era sommato il colpo di testa vincente, su uscita a vuoto del portiere Satiro Lusetti, dello svedese Bror Lars Astley Mellberg ad otto minuti dalla fine). Ma al 43’ l’argentino Mario Sabbatella, partito in contropiede, trafisse Bonetti con un bolide rasoterra in diagonale nell’angolo sinistro della porta sottostante alla Gradinata Sud, dando la vittoria ai blucerchiati.

 

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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